Configurare il kernel Linux per la compilazione e l’esecuzione sulla propria macchina comincia a diventare complicato: negli ultimi anni infatti la codebase è cresciuta tantissimo, e per chi vuole una build molto ottimizzata fare la revisione a mano di quali moduli includere sta per diventare - entro poco tempo - un compito insostenibile.
Jean Delvare, nel frattempo, ha proposto un’interessante soluzione legata ad un sistema di dipendenze hardware: dato che molti moduli aggiunti di recente a Linux sono per architetture ARM, lo sviluppatore ha proposto che a seconda del tipo di kernel che andiamo a produrre vengano presentate scelte diverse all’interno della configurazione dialogica.
Per ora l’iter decisionale non sembra andare molto bene, tuttavia, dato che lo stesso Greg Kroah-Hartman sembra un po’ “infastidito” (passatemi il termine" dall’approccio che Delvare e alcuni altri sviluppatori stanno avendo verso la questione. Non c’è da temere comunque: nel caso di un feedback affermativo, potremmo comunque compilare un Linux con moduli per RISC e CISC, dato che grazie a una serie di test in ogni caso potremmo produrre un dialogo simile a quello attuale.
Che sia il caso di dare una svecchiata a KConfig?