Il team di developer di Linux Mint è all'opera sul ramo di sviluppo della distribuzione. Linux Mint 21 "Vanessa" è infatti attesa per le prime settimane di agosto. Di recente abbiamo pubblicato diversi articoli di approfondimento sulle novità che saranno presenti in questa nuova major release, che si baserà sui pacchetti software provenienti dai repository di Ubuntu 22.04 LTS (Long Term Support), ovvero la più recente versione de sistema sviluppato da Canonical. Linux Mint 21 verrà inoltre pacchettizzata in tre differenti flavor dedicate agli ambienti grafici preferiti dalla community di utenti ovvero: Cinnamon, Xfce, e MATE. In questi giorni gli sviluppatori della distribuzione hanno fatto sapere che, a differenza di Ubuntu 22.04, su Linux Mint 21 "Vanessa" non verrà implementato il modulo chiamato systemd-oomd.
Ubuntu 22.04 LTS "Jammy Jellyfish" implementa infatti una funzionalità integrata in systemd, la suite di gestione dei demoni di sistema, chiamata systemd-oomd. Tale feature va ad attivarsi automaticamente quando il sistema capisce che la memoria RAM (Random Access Memory) installata nel computer, oltre allo spazio di swap, viene riempita completamente dai programmi avviati dall'utente.
systemd-oomd in buona sostanza va a terminare gli applicativi che ritiene siano responsabili di un eccessivo consumo della RAM o dello swap. L'OOMD concretamente si occupa di monitorare il sistema e le operazioni dell'utente, permettendo in teoria di migliorare il workflow generale anche nei PC dotati di una scarsa quantità di RAM. Tuttavia questa funzionalità non sempre sembra funzionare molto bene e gli stessi sviluppatori di Ubuntu stanno vagliando la possibilità di disabilitare in parte systemd-oomd.
Per fare un esempio concreto, negli scorsi mesi decine di utenti Ubuntu si sono lamentati nel forum della distribuzione perché in alcuni casi programmi come Chrome o Visual Studio Code vengono terminati anche quando non è necessario. Dunque per ovviare completamente a tali problematicamente il team di Linux Mint ha deciso di non implementare systemd-oomd all'interno della prossima major release.