Clement Lefebvre ha rilasciato la RC della dodicesima versione della sua Mint, la distribuzione Linux derivata da Ubuntu che ha detto "No" alla sfrenata modernizzazione delle GUI dove non ci sia un degno connubio tra vera innovazione e facilità d´utilizzo.
Le scelte di "sobrietà" e bellezza a quanto pare piacciono agli utenti e la distribuzione "più verde che si può" schizza vertiginosamente in alto nelle preferenze di molti (lo stesso Lefebvre vanta un 40% in più di download in un solo mese), così da porre in Mint 12 le trepidanti aspettative dei suoi sostenitori (e non solo).
Linux Mint 12 utilizzerà infatti GNOME Shell, non sognandosi certo di scendere dalle "spalle dei giganti", ma dotandola di quelle (poche) migliorie (nella forma di shell extensions) necessarie ad elevarne l´usabilità a livelli finalmente accettabili per un utilizzo "non casuale" e/o non netbook-oriented.
Torna il pannello inferiore, torna un menu dal quale sfogliare le applicazioni ed i file (o cercarli direttamente col loro nome) in modo elegante ma anche subitaneo, così come un controllo tramite il quale selezionare il desktop virtuale in "one-click", senza tuttavia stravolgere la filosofia di GNOME Shell qui rappresentata dalla sua schermata Attività.
Insomma, una distribuzione che bilancia innovazione ed usabilità, quadrando il cerchio grazie ad un pizzico di dimostrazione di "democrazia": la Community la si ascolta, non la si ignora. Anzi, viene fin troppo ascoltata, fornendo sia ogni possibilità di personalizzazione (includendo GNOME Tweak Tool già nella dotazione standard) che la possibilità di utilizzare MATE, l´anacronistico (?) fork di GNOME 2, quale DE.
E´ possibile scaricare e provare Linux Mint 12 (release candidate) nelle build a 32 e 64 bit, in immagini ISO per CD (senza codecs aggiuntivi) e DVD.