Il 2011 verrà sicuramente ricordato come anno poco fausto per Linux su desktop, e in particolare per i vari ambienti desktop forniti dalle varie distribuzioni. In tanti hanno cambiato bandiera, mentre sono davvero in pochi quelli che hanno gradito le nuove (o rinnovate) interfacce.
In tempi non troppo remoti, la scelta avveniva in base alle caratteristiche di una distro rispetto all´altra (gestione pacchetti, LTS o rolling, tanto per fare degli esempi), mentre ora spesso avviene a seconda del DE che tale distribuzione include, nonostante molte di esse - quelle più blasonate, almeno - diano la possibilità di sostituirlo ormai con pochi clic. Che le distribuzioni in sé stiano davvero diventando meno importanti?
Il primo caso, più evidente, riguarda gli affezionati di Ubuntu, i quali hanno "tradito" la loro precedente scelta per via del fatto che taluni ambienti (nello specifico Unity e GNOME) possano sembrare poco intuitivi, essendo spesso abituati ad uno schema d´uso più o meno preciso.
Nel vero spirito dell´open source ciò non dovrebbe costituire un problema dato che la libertà di scelta è sempre stato un punto a suo favore; ma l´ormai palese direzione di Ubuntu verso l´ambiente enterprise - complice anche l´ultima Business Desktop Remix - sembra stia decisamente cambiando le carte in tavola. Siete d´accordo?