Finalmente la questione del Secure Boot su Linux sembra essere definitivamente risolta. Infatti James Bottomley, developer del kernel Linux, ha annunciato che finalmente il pre-bootloader sviluppato dalla Linux Foundation è stato certificato da Microsoft, e ha ricevuto una chiave firmata necessaria per eseguire Linux anche su i sistemi con Secure Boot abilitato.
In teoria i lavori erano già stati ultimati ben due mesi fa ma Microsoft durante i suoi test ha scoperto un bug che permetteva di eseguire dei moduli non firmati e quindi il rilascio della certificazione ha ristagnato sostanzialmente per tutto questo tempo. Dunque appena il tutto sarà integrato nel ramo principale del kernel Linux sarà possibile usare macchine con il Secure Boot attivato.
Questa è una grande svolta infatti su alcune macchine ARM il Secure Boot era stato reso obbligatorio da Microsoft, tuttavia da oggi potremo installare Linux anche nei suddetti device. Vi ricordiamo comunque che sui normali PC dotati di UEFI sarà sempre possibile disabilitare il Secure Boot.
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