Di Btrfs abbiamo parlato più volte: è un filesystem GPL di tipo copy-on-write che vanta caratteristiche di nuova generazione, prime tra tutte le possibilità di compressione trasparente e creazione di snapshot.
Ancora totalmente "fuori dai giochi", è stato escluso anche da Fedora 17 in quanto Anaconda (il programma di installazione) non è ancora pronto per il suo pieno supporto e perché la sua famosa (per lo meno sulla carta) ed essenziale utility di check e riparazione (chiamata btrfsck) è ancora nello stato di danger dont ever use.
Tuttavia, essendo visto da molti come il futuro standard de facto in ambito Linux, esso merita una serissima considerazione, e quest´oggi riportiamo un interessante benchmark del solito Phoronix circa la sua perenne rivalità con l´attuale re, EXT4, sempre dal punto di vista prestazionale (sulle feature non c´è nemmeno da discutere).
Ebbene, Phoronix torna sul paragone tra Btrfs ed EXT4 e questa volta utilizza il kernel Linux 3.3 (devel) su due sistemi hardware: uno basato su CPU i3 con hard disk tradizionale ed uno con CPU i7 e unità SSD. Sistema operativo è Ubuntu 12.04 LTS (development shapshot all´incirca alla data detta Beta 1) ed arbitro la consueta Phoronix Test Suite 3.
Venendo ai test, vediamo come EXT4 primeggi di molto su Postmark (disk transaction) e su NGINX static page serving, mentre sui vari FS-Mark in media Btrfs si difende forse un po´ meglio, tuttavia arrivando secondo su due molte più volte di quelle cui eravamo abituati da precedenti duelli. Il tutto sia per HDD che per SSD.
Anche gli IoZone (read/write) e i Compile bench danno ragione all´attuale re, facendo - questa volta sì - decisamente sfigurare Btrfs.
Che ancora non sia davvero pronto per la successione?