LinkedIn ha deciso di limitare l’accesso a tutte le sue API a un numero limitato di partner commerciali, un cambio di politica che riflette una tendenza in corso da tempo e che apre nuovi percorsi di monetizzazione alle aziende di rete.
Il social network professionale, usato da più di 300 milioni di utenti in tutto il mondo, chiuderà l’accesso alle API dal prossimo 12 maggio; a partire da quella data, solo le API utili a pubblicare informazioni sul network saranno disponibili pubblicamente per tutti.
L’uso esteso delle API complete verrà invece garantito alle aziende che hanno stretto accordi con LinkedIn, un elenco di soggetti che già comprende nomi noti del calibro di Samsung, WeChat ed Evernote.
LinkedIn non è certo la prima società a decidere di chiudere i rubinetti delle API ai soggetti di terze parti: anche Netflix, un altro servizio telematico molto popolare tra gli sviluppatori anche grazie alle sue API, ha nel recente passato sbarrato la porta al pubblico non pagante.
Via | PCWorld