Come tutti i social network, anche LinkedIn ha deciso di includere l’intelligenza artificiale. La novità più importante riguarda un chatbot per la ricerca del lavoro, che aiuterà gli utenti a valutare se una candidatura è degna di nota oppure no. Il chatbot può essere avviato da un annuncio di lavoro, selezionando una domanda, come ad esempio “Sono adatto a questo lavoro?” oppure “Come possono posizionarmi?”. L’AI analizzerà il profilo dell’utente e darà la propria risposta, consigliando all’utente se candidarsi o no. Inoltre, il chatbot indicherà agli utenti le potenziali mancanze nel proprio curriculum, che potrebbero danneggiarlo nel processo di candidatura. La piattaforma di Microsoft, che ha appena raggiunto 1 miliardo di utenti, includerà anche riepiloghi personalizzati dei contenuti presenti sul sito. Inoltre, l’AI potrà aiutare gli utenti a scrivere i propri contenuti sulla piattaforma. Queste nuove funzionalità saranno inizialmente prerogativa degli utenti Premium.
LinkedIn: OpenAI alla base dell’AI della piattaforma
Come già visto con le altre funzionalità AI per il recruiting annunciate da LinkedIn il mese scorso, anche queste saranno alimentate da OpenAI, start-up creatrice di ChatGPT, partner di Microsoft. LinkedIn utilizza le API OpenAI di Azure, utilizzando i modelli di grandi dimensioni (come GPT-4) per combinarli con i dati proprietari della piattaforma. In questo modo, l’AI generativa mostrerà risultati personalizzati per ogni utente. Ad esempio, quando due utenti utilizzano lo strumento AI per riassumere l’articolo o inserire un commento relativo, l’intelligenza artificiale analizzerà il profilo professionale dell’individuo e genererà una sintesi coerente. Inoltre, gli utenti possono anche porre a LinkedIn domande relative al testo, per ottenere riepiloghi alternativi.
Grazie all’intelligenza artificiale, LinkedIn potrebbe incrementare il coinvolgimento degli utenti sulla piattaforma. Questi strumenti porteranno più interazioni, più commenti e porteranno gli utenti a passare più tempo sul sito. Inoltre, questa novità può far aumentare il numero di utenti Premium, che desiderano sfruttare le potenzialità dell’AI per ottenere il massimo da LinkedIn. In ultimo, considerando che tutti i social ormai utilizzano regolarmente strumenti di intelligenza artificiale, ciò permette a LinkedIn di non rimanere indietro rispetto ad altre piattaforme concorrenti.