La Document Foundation ha annunciato, per mezzo di un post inserito nel blog ufficiale della fondazione, la disponibilità della nuova point release di LibreOffice alla propria community di utenti. LibreOffice 7.4.2 è dunque la seconda maintenance release di tale ramo di sviluppo. Questa build della nota suite d'ufficio open source beneficia di una vastissima serie di bugfix, i programmatori ne hanno elencati più di ottanta, ideati per limare le imperfezioni e sistemare i bug e le vulnerabilità di sicurezza presenti codice che sono state scoperte dai mantainer del progetto durante le ultime settimane. Questa versione va quindi a migliorare notevolmente l'affidabilità e la robustezza dei diversi applicativi integrati in tale bundle e di riflesso anche la relativa user experience
LibreOffice 7.4.2 viene distribuita a poco più di un mese dal rilascio della principale major release, LibreOffice 7.4. Essendo parte del medesimo ramo anche questa build implementa al suo interno un miglioramento della gestione dei formati proprietari di Microsoft Office, la nota suite d'ufficio realizzata dall'azienda statunitense che si occupa anche dello sviluppo di Windows. Ancora oggi i file docx, xlsx e pptx rappresentano lo standard per milioni di realtà imprenditoriali oltre che per migliaia di uffici della Pubblica Amministrazione. Dunque è impossibile per il team di programmatori ignorare tale contesto, ecco perché versione dopo versione si da sempre una grande attenzione a questa tipologia di formati proprietari anche se questi risultano essere ormai obsoleti e particolarmente complicati da gestire senza il supporto diretto di Microsoft. Fortunatamente LibreOffice 7.4.2 consente l'amministrazione e la modifica di tali documenti senza particolari problemi.
Gli installer di LibreOffice 7.4.2 sono già disponibili per il download sul sito ufficiale della fondazione. I sistemi operativi supportati sono: Linux, Windows e MacOS. Gli utenti delle distribuzioni possono affidarsi ai comodi pacchetti precompilati .DEB, per Debian e derivate, o RPM, per Fedora e Red Hat Enterprise Linux.