In un mercato del lavoro come quello moderno, dove il posto fisso sembra ormai un miraggio, sono sempre di più i professionisti che decidono di diventare autonomi, spesso lavorando da casa. In particolare nel settore delle nuove tecnologie, tra grafici, giornalisti freelance, sviluppatori e molto altro ancora.
E sebbene nell'immaginario comune lavorare da casa sia percepito come un sogno, in realtà è necessario smentire la leggenda che vuole il professionista libero di organizzare i propri tempi come meglio preferisce, ritagliando spazi per se stesso.
Con sempre più aziende orientate verso lo smart working, infatti, chi lavora da casa spesso non solo è soggetto a orari di ufficio, con tanto di collegamento in conferenza con la sede, ma deve seguire scadenze serratissime. Quali sono, di conseguenza, i consigli per evitare distrazioni e approfittare di una performance ottimizzata?
Naturalmente, molto dipende dalla tipologia di lavoro che si svolge, dall'impegno quotidiano richiesto e dai propri obiettivi. Di seguito, qualche consiglio utile.
Spazi
Per ridurre al minimo le distrazioni, è bene separare gli spazi della casa dedicati al lavoro da quelli pensati, invece, per la propria vita personale. La presenza di soggetti che indirettamente possono creare disturbo - i parenti, i figli, gli animali domestici - riducono sensibilmente la produttività. Per questo motivo è consigliato destinare una stanza dell'abitazione al proprio studio, affinché si possa rimanere soli e concentrati.
Bisogna prestare attenzione anche agli oggetti e ai dispositivi presenti nello studio, poiché potrebbero alimentare facili distrazioni. Il televisore, lo stereo, device pensati per l'intrattenimento potrebbero spingere a concedersi delle pause fin troppo lunghe, procrastinando i propri compiti. Meglio limitare la disponibilità, perciò, solo agli strumenti effettivamente necessari al proprio lavoro.
Programmazione
Lavorare da casa, così come già anticipato, non garantisce quella leggendaria libertà di cui tutti parlano. Richiede sacrificio, il rispetto di scadenze, la necessità di offrire la propria reperibilità al datore di lavoro e ai committenti, nonché molto altro ancora. Ci si dovrà organizzare, di conseguenza, esattamente come se si fosse in ufficio.
Di prima mattina, ad esempio, è utile redigere una programmazione di tutti i compiti attesi per la giornata, suddividendo in modo efficace le ore a propria disposizione, prevedendo anzitempo le pause e rimanendo fedeli al proprio piano.
Il rischio, così come molti lavoratori da casa sanno, è quello di estendere all'infinito il tempo dedicato alla professione, sacrificando quello per se stessi, ad esempio lavorando fino a tarda notte. Per il benessere personale, e per la qualità di quel che si produce, non è sano né efficace lavorare praticamente 24 ore su 24.
Comunicazione
Lavorare da casa non significa essere esclusi dal mondo: con molta probabilità, si dovranno intrattenere rapporti continui con i committenti, con le redazioni remote, con i clienti e molto altro ancora. Spesso verrà chiesto di partecipare a riunioni in videoconferenza, di essere disponibili per telefonate, di conseguenza la comunicazione diventa un fattore primario. Non essendoci la presenza fisica, ci deve essere quella scritta o verbale.
È quindi utile dotarsi di software specifico - Skype, ad esempio, ma anche Slack per il lavoro in team - quindi pensare a una linea telefonica dedicata, anche mobile. Ancora, si dovranno separare tutti i propri account: dall'email al profilo social, meglio avere un accesso personale e uno istituzionale.