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L'Article Marketing in Italia é efficace?

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Qualunque guida SEO che si rispetti ha sempre dedicato un capitolo ad hoc sull'Article Marketing e ne ha sempre consigliato un uso consistente ai fini di una buona link building. Premesso che il mezzo in sè ha buone potenzialità  ma che in Italia in particolar modo non è sempre stato sfruttato/usato in modo ottimale, dopo il rilascio dell'ultimo update di casa Google, Penguin, rischia di essere ancor più penalizzato.

Cià che spesso si nota è che c'è una scarsa conoscenza del mezzo da parte di chi si occupa di SEO in maniera amatoriale: si tende a "buttare giù" qualche centinario di parole, condite da 2-3 link strategici, senza pensare al potenziale interesse che dovrebbe generare l'articolo e spingere il lettore a cliccare sul link; si pensa inoltre, in maniera erronea, che un articolo sia uguale ad un comunicato stampa, e quindi basta "faxarlo" indistintamente ad un po' di piattaforme ed attendere a braccia conserte i link in entrata.

Parallelamente, diversi siti di article marketing puntano semplicemente a "fare mucchio", prediligendo la quantità  alla qualità , recensendo gli articoli con tempi lunghissimi ma soprattutto non verificando eventuali duplicazioni che penalizzerebbero tutti: piattaforma, publisher ed inserzionisti.

L'insieme di duplicazione di contenuti, dovuto al ripetersi in rete di testi fotocopia, unito ad un aumento sospetto e troppo rapido di link in entrata, potrebbe portare a possibili future penalizzazioni tra la mannaia di Google Panda e quella di Google Penguin.

Per esperienza, assolutamente personale e soggettiva, ho notato come siti che puntano su contenuti (magazine, blog, ecc.) avrebbero più interesse a dedicarsi all'article marketing in quanto darebbero un saggio della loro qualità ; perderebbero però una risorsa da proporre sul proprio sito, a patto di riscriverla completamente in altra forma, e diverse volte rinunciano.
Di contro aziende che puntano su prodotti (vetrine, shop online, ecc.) hanno più interesse nel puntare su comunicati stampa informativi, che devono raggiungere il più vasto numero di potenziali clienti, piuttosto che ottenere link in entrata da siti di qualunque tipo.

In ultimo, chi utilizza oggi articoli prelevati dalle piattaforme più popolari? E' più probabile che siano blogger indipendenti o piccole redazioni che hanno necessità  di integrare i loro (pochi) contenuti. Gruppi redazionali un po' più articolati o con budget sufficienti a coprire un'attività  di scrittura hanno la tendenza a produrre da loro i contenuti necessari, sfruttando magari la possibilità  di rivendere direttamente link testuali interni o di inserire recensioni sponsorizzate.

Ribadendo la soggettività  del pensiero, pensate che ci sia spazio per l'Article Marketing? Ci sono strategie che risultano ancora vincenti per il mercato italiano?

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