L'introduzione di Meta AI su WhatsApp ha generato un certo malcontento tra gli utenti, nonostante le promesse di un assistente virtuale capace di svolgere molteplici funzioni. Invece di essere accolto come un valido supporto, in molti lo percepiscono come una presenza invadente.
Una delle principali critiche rivolte a Meta AI è la sua intrusività. L'assistente tende ad attivarsi senza preavviso, ad esempio durante semplici ricerche all'interno dell'app, interrompendo la fluidità dell'esperienza utente.
Questo comportamento non programmato ha portato molti a considerarlo più fastidioso che utile. Inoltre, un'altra preoccupazione significativa riguarda la privacy. Anche se Meta rassicura gli utenti che i loro dati sensibili non verranno raccolti dall'assistente, il timore che ciò possa accadere persiste, soprattutto in un contesto in cui la tutela della privacy online è una questione di crescente importanza.
Le interazioni con Meta AI possono essere eliminate
Un ulteriore motivo di insoddisfazione è l'utilità percepita di Meta AI. Molti utenti non trovano che le funzionalità offerte dall'assistente siano abbastanza rilevanti o vantaggiose da giustificarne la presenza costante nell'app. Nonostante le sue capacità teoriche, Meta AI non sembra riuscire a rispondere in modo efficace alle reali necessità degli utenti.
Per chi desidera evitare interazioni con Meta AI, esistono alcuni accorgimenti. Anche se non è possibile disabilitare completamente l'assistente, è comunque possibile eliminare le conversazioni con lui. Nel caso delle chat individuali, basta cancellare la conversazione; mentre per le chat di gruppo, occorre chiedere all'amministratore di rimuovere l'assistente.
Il lancio di Meta AI in Italia e in Europa è stato rimandato, in quanto esistono ancora questioni irrisolte legate alla protezione dei dati. Per chi preferisce non utilizzare Meta AI, è consigliabile ignorare qualsiasi tentativo di interazione da parte dell'assistente e cancellare regolarmente le conversazioni. Inoltre, è importante essere consapevoli dei rischi legati alla condivisione di informazioni con intelligenze artificiali, poiché questi dati potrebbero essere utilizzati per scopi commerciali o di ricerca.