L'intelligenza artificiale (IA) è destinata a trasformare profondamente l'economia mondiale. Un recente studio condotto da IDC prevede che, entro il 2030, il contributo dell'IA al prodotto interno lordo globale sarà significativo, raggiungendo il 3,5%. Questo impatto non si limiterà solo all'espansione dei settori tradizionali, ma si estenderà a tutte le industrie e al mercato del lavoro, modificandone radicalmente le dinamiche.
Un aspetto cruciale evidenziato dalla ricerca è la capacità dell'IA di fungere da motore economico. Secondo le stime, ogni dollaro investito in questa tecnologia produrrà un ritorno di 4,6 dollari.
Questo implica che l'IA non solo aprirà la strada a nuove opportunità di business, ma contribuirà anche a una crescita economica accelerata, innescando un circolo virtuoso di sviluppo e innovazione. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, l'introduzione sempre più diffusa dell'automazione alimentata dall'IA provocherà cambiamenti profondi.
Nuove figure lavorative in arrivo
Mentre alcune mansioni più ripetitive verranno automatizzate, emergeranno nuove figure professionali altamente specializzate, come esperti di etica dell'IA o ingegneri capaci di progettare prompt avanzati. Nonostante questo, le competenze umane continueranno a essere essenziali, specialmente in quei settori che richiedono qualità uniche come empatia, creatività e capacità di prendere decisioni complesse.
Anche le amministrazioni pubbliche dovranno fare la loro parte, investendo in intelligenza artificiale per migliorare l'efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Automatizzare le operazioni più routinarie consentirà di ottimizzare le risorse, sia in termini di tempo che di costi, permettendo di reindirizzare il personale verso attività più strategiche e rilevanti per la collettività.
L'intelligenza artificiale, quindi, non rappresenta solo una grande opportunità per il progresso economico, ma anche per lo sviluppo sociale. Tuttavia, sarà fondamentale affrontare le sfide che essa comporta, tra cui la necessità di formare le persone per i lavori del futuro e gestire attentamente i rischi legati all'automazione. Le organizzazioni e le istituzioni che sapranno sfruttare al meglio queste potenzialità, senza perdere di vista i rischi, saranno quelle che guideranno il cambiamento in questa nuova era tecnologica.
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