Uno dei più grandi problemi dell’intelligenza artificiale è la possibile disinformazione, con la diffusione di fake news. Sebbene si lavori da sempre per evitare questi rischi, i risultati non sono sempre dei migliori. Un esempio è l’aggregatore di notizie MSN di Microsoft. Come mostrato in un report sul sito della CNN, questo strumento condividerebbe notizie false, come ad esempio una storia secondo cui il presidente U.S.A., Joe Biden, si sia addormentato durante il minuto di silenzio per le vittime degli incendi di Maui o una notizia sulla morte di Brandon Hunter, un giocatore NBA definito “inutile”. Una redazione di giornalisti “umani” avrebbe individuato subito il problema e corretto le false notizie. Ciò è una conseguenza dei licenziamenti dei giornalisti di Microsoft News e MSN, effettuati nel 2020, in favore di una gestione incentrata sull’intelligenza artificiale.
Microsoft: l’AI senza controllo può generare fake news
Questa non è la prima “brutta figura” di Microsoft in questo senso. Recentemente l’azienda di Redmond aveva pubblicato una guida di Ottawa, che suggeriva il banco alimentare locale tra le migliori mete turistica. In questo caso, Microsoft ha fatto sapere che si è trattato di un errore umano, dovuto ad una svista sulla supervisione dell’articolo prima della pubblicazione. In un altro caso, però, l’intelligenza artificiale ha creato un sondaggio in cui chiedeva ai lettori quale fosse stata la causa della morte di una giovane donna. Naturalmente, i problemi dell’AI non riguardando soltanto Microsoft. Ormai l’intelligenza artificiale sta diventando parte integrante del giornalismo e molte redazioni ne fanno uso. Ad esempio, Gizmodo, il popolare sito statunitense incentrato sulla tecnologia ha usato l’AI per scrivere degli articoli su Star Wars (pieni di errori). Lo stesso è accaduto con CNET, il quale ha dovuto correggere alcuni articoli scritti dall’AI.
Microsoft Start e MSN sono aggregatori di notizie, che dovrebbero proporre articoli affidabili. Tuttavia, il sistema sembra proporre contenuti con false informazioni, incomplete e non solo. Purtroppo, non c’è alcun giornalista che possa correggere il tiro ed evitare che certe cose vengano pubblicate. Microsoft continuerà sulla sua strada, puntando sempre più all’intelligenza artificiale, o tornerà sui suoi passi e affiderà il controllo degli articoli a professionisti umani?