La SEO uccide la creatività dei web designer? Per rispondere alla domanda non basterebbe forse un intero libro, ma proviamoci ugualmente.
L'indicizzazione, l'importanza di apparire nei primi posti delle SERP, la presenza all'interno dei risultati per specifiche query da parte dei navigatori risultano fondamentali per un sito web che deve supportare un business. L'era dei siti esteticamente eccezionali, ma di scarsa efficacia nella sostanza e nella navigabilità è finita da tempo. Merito dell'avanzamento delle tecnologie web e frutto di una concorrenza spietata.
Per emergere dalla massa occorre allora padroneggiare tutte le sigle che vediamo comparire su biglietti da visita e curriculum online: SEO, SEM, SMM, SMO. Tutto questo insieme di metodologie e tecniche sta uccidendo la creatività dei web designer?
La risposta parrebbe di no. Forse, più semplicemente, i web designer dovrebbero avvicinarsi sempre di più a queste materie e tentare di raggiungere un perfetto equilibrio fra ottimizzazione e bellezza di disegno. I siti devono funzionare e funzionano meglio se sono pure belli a vedersi.
Concetti quali navigabilità e usabilità , velocità di caricamento e pulizia del codice risultante devono essere in fretta recuperati, senza tralasciare il rispetto degli standard. Cià non va a discapito di orpelli grafici e abbellimenti vari, piuttosto significa esattamente il contrario: la grafica deve accompagnare la pulizia del disegno, l'ordine e lo studio di UX dovrebbero guidare un progetto web.
Tutti d'accordo?