È Drupal il content management system della Casa Bianca. Il passaggio alla piattaforma open source è stato fortemente voluto dal governo Obama come risposta alle esigenze di riduzione dei costi e di maggiore facilità nella gestione delle sezioni destinate all´interazione con gli utenti.
Tra i principali protagonisti della nuova "era" c´è addirittura Dries Buytaert, papà di Drupal, che partecipa al progetto tramite la sua società Acquia. Acquia non è comunque l´unico "contractor" a lavorare alla gestione e manutenzione del sito: al portale WhiteHouse.gov parteciperà anche Phase2 Technology. Sia Acquia che Phase2 saranno infine agli ordini di GDIT (General Dynamics Information Technology) che fin dall´amministrazione Bush è il fornitore ufficiale di tecnologie Web per la Casa Bianca.
È stata proprio GDIT a scegliere Drupal come piattaforma dopo che l´amministrazione Obama le ha affidato il mandato di trovare una nuova soluzione più flessibile e aperta.
Il sito della Casa Bianca non è il primo portale governativo statunitense a passare a Drupal. Prima di esso hanno ceduto alle tentazione dell´open source anche i siti di alcuni dipartimenti, come quello del commercio, dell´educazione e della difesa.
L´adozione di Drupal da parte del principale portale amministrativo USA sarà comunque una grossa spinta ad una più vasta adozione di soluzioni open source in ambito governativo, e per riflesso del balzo in avanti di "immagine" anche per molti altri portali che per un motivo o per un altro avevano sempre snobbato soluzione a codice aperto.