Una delle frasi fatte più celebri riguardo Linux, dai suoi primi anni di vita, è stata un´affermazione anche abbastanza veritiera: "Con Linux non hai mai bisogno di riavviare". In realtà come parecchi poi hanno avuto modo di notare, comunque un sistema Linux ha bisogno ogni tanto di un reboot, prima di tutto per aggiornare il kernel, in secondo luogo per far sì che vengano rieseguiti determinati processi. Da tempo però esiste un´applicazione chiamata Ksplice che permette di aggiornare Linux senza riavviare.
Con il rilascio di Ubuntu 10.10 è stato confermato che Ksplice Uptrack sarà disponibile gratuitamente per gli utenti della nuova versione di Ubuntu; tramite questa applicazione, provvista anche di una pratica GUI, si può facilmente eseguire un aggiornamento del kernel senza dover necessariamente riavviare la macchina.
Una tecnologia allo stato dell´arte, dunque, che si propone come un ulteriore passo in avanti verso il prolungamento dei tempi di uptime e la garanzia di downtime minimi per chiunque voglia avviare una server farm, ma anche per chi voglia sfoggiare con i propri amici un uptime che faccia strabuzzare gli occhi.
Per gli utenti Ubuntu e Fedora, riguardo le versioni desktop, il programma viene offerto gratuitamente; per i server o per altre distro, invece, l´utilizzo richiede un pagamento. Come si può osservare dalla home page in ogni caso molti celebri servizi di hosting utilizzano KSplice sulle loro macchine. Il software è facilmente installabile su Ubuntu facendo riferimento alle istruzioni riportate nella pagina di download ufficiale.
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