Il successo dei preprocessori sia per CSS che per JavaScript non è solo dovuto alla necessità, onnipresente in tutti gli sviluppatori, di accelerare il flusso di lavoro, ma anche e soprattutto alla necessità di avere a disposizione un codice più semplice da leggere, modificare e gestire nelle diverse situazioni. Questi strumenti richiedono spesse volte un po' di dimestichezza con l'amato ma anche temuto terminale, e questo può allontanare alcuni utenti.
È interessante quindi segnalare un applicativo recente, open source e multipiattaforma, che si occupa di gestire via interfaccia grafica, le più diffuse soluzioni in quest'ambito: Sass, Compass, Less e Coffescript.
Koala, creato da tre sviluppatori cinesi, è disponibile anche su GitHub per il forking. Gira nativamente nelle tre famiglie principali di sistemi operativi, anche se in macchine Windows occorre installare Ruby e aggiungerlo al PATH per poter processare i file scss di Sass.
L'interfaccia è semplicissima e immediata: trascinando una cartella sulla finestra principale vengono riconosciuti i file sui quali il software può lavorare, e con un paio di essenziali opzioni si sceglie come organizzare il proprio flusso di lavoro. A livello base ogni cambiamento fatto in un sorgente si riflette automaticamente nel file CSS o JavaScript corrispondente nella stessa cartella, anche se la sua locazione effettiva può essere scelta tramite le opzioni principali.
Pulito, semplice e gratuito, un software che non ci lascia più scuse per non usare preprocessori.