Il tanto atteso annuncio dell´entrata in commercio di Raspberry Pi, sta entusiasmando vecchi e nuovi di fan Linux e di elettronica, che con una cifra contenuta possono portare a casa un mini computer dalle dimensioni e specifiche ridotte, ma con diversi e importanti obiettivi.
Il direttore esecutivo della Linux Foundation Jim Zemlin, in un post pubblicato su Linux.com e dal titolo davvero indicativo - Perché il futuro Steve Jobs ha bisogno di un Raspberry Pi, e non di brevetti - parla di un successo già annunciato:
[...] mentre Raspberry Pi ha come obiettivo gli studenti, che è il più mirabile degli obiettivi, pone la di potenza di calcolo tra le mani di chiunque stia cercando di creare qualcosa di interessante.
E ancora:
Perché importa? Perché dimostra quanto bene funzioni la legge di Moore, e di conseguenza, quanto sia importante il free software nel mondo dei computer. Per il prezzo di quattro Raspberry Pi, non si può neanche acquistare una copia di Windows 7. Ed è solo la versione di upgrade.
E l´accento è stato posto sulla combinazione di Linux e Raspberry Pi, che insieme danno la possibilità di realizzare prototipi a basso costo di dispositivi mobile ed embedded e per la cui realizzazione - dice Zemlin - l´unico vero ostacolo sono i brevetti.