Le ultime modifiche di Oracle alla licenza per l'utilizzo di Java avrebbero avuto un impatto rilevante sulle decisioni delle aziende, spingendo molti sviluppatori a rivedere le proprie strategie d'acquisto. Ma che cosa è successo esattamente? Cerchiamo di ricostruire tutti i passaggi salienti che hanno riguardato questo progetto e il modo in cui viene commercializzato.
Un nuovo modello di abbonamento per Java SE
A gennaio dello scorso anno Oracle ha introdotto un modello di abbonamento basato sul numero di dipendenti per Java SE. Sono state così sostituite le metriche precedenti basate sugli utenti o sui processori in uso. Questo cambiamento avrebbe portato però ad un notevole aumento dei costi. Con Gartner che, ad esempio, ha stimato spese da due a cinque volte superiori rispetto al modello proposto in precedenza.
I nuovi termini di licenza hanno intensificato anche le attività di compliance di Oracle. A questo proposito è stato riportato che l'azienda starebbe tracciando gli indirizzi IP dei download di Java e contattando le organizzazioni in merito a possibili impieghi non autorizzati. Questo approccio proattivo avrebbe portato quindi a diversi audit, anche in aziende classificate nella Fortune 200, con un'importante espansione degli sforzi legati al mantenimento della conformità.
Aziende alla ricerca di alternative
In risposta a questi sviluppi molte organizzazioni starebbero valutando la possibilità di rivolgersi ad alternative per ridurre i costi e la dipendenza da Oracle. I runtime Java open source, come Azul, Amazon Corretto, Eclipse Temurin e IBM Semeru, starebbero così guadagnando popolarità.
Si prevede inoltre che entro il 2026 oltre l'80% delle applicazioni Java verrà distribuito su runtime di terze parti. Questo a fronte del 65% del 2023.
I nuovi termini di licenza di Java stabiliti da Oracle avrebbero portato quindi ad un aumento dei costi e a una maggiore attenzione alla conformità. Nello stesso tempo, però, le organizzazioni coinvolte si sarebbero viste costrette considerare runtime Java alternativi e a richiedere la supervisione da parte dei CIO per affrontare le incognite di investimenti che sarebbero potuti diventare anche molto costosi.