L’organizzazione American Registry for Internet Numbers (ARIN) ha comunicato di aver esaurito gli indirizzi IPv4 disponibili per l’assegnazione alle aziende e agli operatori di rete, un risultato a suo modo storico che non dovrebbe però scatenare particolari problemi alle comunicazioni telematiche mondiali.
La scarsità degli indirizzi IPv4 è un fenomeno intimamente connesso alle specifiche a 32-bit della storica tecnologia, con un numero massimo di IP assegnabili pari a 4,3 miliardi; un numero enorme nel 1981, quando IPv4 venne codificata, ma che oggi non risulta più sufficiente a soddisfare i bisogni di connessione di terminali, gadget mobile, computer e dispositivi elettronici oggi in circolazione.
A comunicare per prima il termine degli indirizzi IPv4 è dunque ARIN, organizzazione che si occupa della gestione degli IP di rete per tutto il territorio nordamericano; le aziende potranno continuare a richiedere IPv4, ma dovranno attendere la “riassegnazione” di vecchi indirizzi già in uso o direttamente a opera della Internet Assigned Numbers Authority (IANA).
L’esaurimento degli indirizzi IPv4 è già stato preventivato da tempo e grazie alla collaborazione di aziende, ISP e operatori di rete la transizione a IPv6 dovrebbe essere oramai a buon punto: il nuovo standard a 128-bit dovrebbe garantire un numero di IP in grado di soddisfare le necessità telematiche delle prossime generazioni.
Via | ARIN