Secondo quanto riportato in una recente nota dal noto analista Ming-Chi Kuo, spesso fonte di informazioni preziose per chi si interessa del mondo Apple, il prossimo iPhone 13 presenterà hardware in grado di connettersi ai satelliti LEO. Questa innovazione potrebbe avere risvolti molto significativi, in quanto permetterebbe di fornire connettività telefonica e Internet (4G o 5G) anche in quei posti in cui non c'è copertura a causa di assenza di ripetitori.
La tecnologia
Stando a quanto riportato da MacRumors, il nuovo iPhone 13 (che dovrebbe essere rilasciato il prossimo settembre) sarà dotato di un chip Qualcomm X60 personalizzato che supporterà le comunicazioni satellitari. Considerando che altri marchi hanno scelto di attendere fino al 2022 per adottare la versione X65 dello stesso chip, necessaria per implementare le funzioni di comunicazione satellitare, questa mossa potrebbe rivelarsi particolarmente vincente - per quanto la personalizzazione comporti in genere qualche rischio in più.
Il fornitore che più probabilmente offrirà i servizi di comunicazione satellitare LEO tramite Apple dovrebbe essere Globalstar. Se, come sembra, i singoli operatori di rete lavoreranno in collaborazione con tale provider, è probabile che la copertura satellitare potrà essere garantita a tutti gli utenti di iPhone 13 direttamente tramite il proprio operatore di rete, potenzialmente senza ulteriori costi o contratti specifici.
Mark Gurman di Bloomberg ha riferito dell'esistenza di un team dedicato a questo progetto già nel 2019, spiegando che Apple stava effettuando ricerche su nuove tecnologie di comunicazione efficienti. Pare che il CEO di Apple, Tim Cook, abbia dato massima proprietà a tale progetto, con l'obiettivo di trasmettere i dati direttamente agli iPhone di un utente senza fare affidamento alla copertura di rete da parte di operatori terzi.
La scenario corrente non sembra essere proprio quello descritto, ma non è evidente che il team di Apple stia lavorando in tale direzione.
Nuovi scenari
L'introduzione delle comunicazioni satellitari a questo livello potrebbe aprire molti scenari, garantendo supporto all'uso di veicoli elettrici a guida autonoma, nuovi dispositivi di IoT e nuove soluzioni di mixed reality. Al di là delle applicazioni, è innegabile che il ricorso ai satelliti garantirebbe una accessibilità molto più elevata ad Internet, dal momento che non sarebbero necessari ripetitori terrestri. Potremmo quindi riuscire a navigare su Internet in luoghi particolarmente difficili da raggiungere, come i deserti o gli oceani, ma anche in posti in cui la costruzione di infrastrutture può essere problematica a causa di fattori economico-politici, come capita purtroppo spesso nei paesi meno sviluppati.