L'IoT è un settore in fase di espansione, anche grazie alla diffusione di sistemi per la domotica sempre più economici e alla portata di tutti. Esiste un vasto ventaglio di dispositivi intelligenti che stanno entrando nella vita quotidiana delle persone e delle aziende, ma quanto è difficile investire e riuscire ad avere successo nel mercato IoT? Oggi vogliamo proporvi il punto di vista di Fred de Haro, CEO e cofondatore di Pycom che si occupa appunto dello sviluppo di piattaforme per gli oggetti connessi.
Il dirigente afferma che posizionare un prodotto sul mercato prima di chiunque altro, e in molti casi prima di finire i soldi, può rappresentare un serio problema. La maggior parte degli sviluppatori può permettersi di mantenere i progetti attivi per alcuni mesi prima di richiedere finanziamenti significativi, e questo è uno dei principali ostacoli per le PMI. Finanziare grandi volumi di produzione e trovare il giusto partner commerciale può essere infatti un processo lungo e non esente da rischi.
La soluzione migliore a queste problematiche è far si che gli sviluppatori inizino a collaborare con le aziende nono solo per lo sviluppo end-to-end dei loro progetti IoT, ma anche durante il processo di produzione vero e proprio, cosi da garantire che le idee dell'azienda siano portate sul mercato prima dell'esaurimento del finanziamento ottenuto dagli investitori, evitando che un evetuale indebitamento affossi l'impresa.
Per de Haro l'IoT development è un segmento che raccoglie più discipline e tecnologie al suo interno. Per produrre dei device IoT che soddisfino gli utenti, gli sviluppatori devono avere conoscenze hardware, di reti wireless e ovviamente di software e librerie basate su Cloud come le piattaforme middleware e di visualizzazione. Durante la sua esperienza lavorativa de Haro ha capito che un developer IoT, oltre ovviamente al baglio di conoscenze, necessita principalmente di tre strumenti per realizzare un buon prodotto:
- un buon computer con un IDE;
- dei Microcontroller Hardware e dei sensori;
- una Middleware/visualisation platform.
Dunque, un datore di lavoro capace dovrebbe assicurare sempre almeno questi tre elementi. Uno dei fattori più importanti per le aziende IoT sta nella gestione della raccolta dei dati tramite i device venduti.
Quando si deve scegliere il database più adatto è importante tenere a mente alcuni fattori cosi da ottenere un sistema che possa non solo raccogliere ma anche gestire e sfruttare al massimo quei dati. È dunque necessaria un'integrazione con i sistemi IT esistenti, offrendo anche una compatibilità end-to-end oltre alla relativa gestione del ciclo di vita del prodotto. Ad esempio i database che solitamente sfrutta de Haro nella sua azienda sono i noSQL Riak time series, una soluzione open source ottimizzata apposta per le applicazioni IoT.
Via Gabriela Motroc