Daniel Holbach lavora per Canonical e si occupa della Community di Ubuntu, curando particolarmente i rapporti con il team dei MOTU, gli sviluppatori di Ubuntu. Daniel ci ha concesso questa intervista in cui parla del suo lavoro, dell´Ubuntu Developer Week, di Ubuntu 9.04, e dei rapporti con Debian (English version available).
Ciao Daniel! Puoi dirci qualcosa su di te e sul tuo lavoro per Canonical?
Ciao! Mi chiamo Daniel Holbach e vivo a Berlino. Ho un cane di nome Murphy, mi piace leggere, sono un DJ di drum´n´bass, e adoro lavorare su Ubuntu. Mi sono unito alla comunità di Ubuntu ai tempi di Warty, e durante lo sviluppo di Breezy sono stato assunto in Canonical.
All´inizio ho lavorato con Sebastien Bacher su GNOME, ora mi occupo di rendere lo sviluppo di Ubuntu quanto più facile e accessibile possibile per i nuovi contributori.
Come e quando sei stato assunto da Canonical?
Ho lavorato agli esordi del MOTU team, organizzando alcune cose. A quei tempi eravamo meno organizzati rispetto ad oggi, solo poche persone e un´atmosfera pionieristica.
Sono stato molto fortunato ad essere sponsorizzato per l´Ubuntu Developer Summit ("la riunione semestrale degli sviluppatori di Ubuntu, NdT") di Sydney, dove ho avuto il mio colloquio di lavoro, e poi sono stato assunto in Canonical, subito dopo aver finito i miei studi.
A proposito della comunità di Ubuntu, tu sei uno dei cosiddetti "cavalieri" di Jono Bacon (il Community Manager di Ubuntu). Come vedi la comunità di Ubuntu, e cosa prevedi per lei?
La comunità di Ubuntu è qualcosa di cui sono patito. È semplicemente fantastico vedere come cresce ed evolve. Ci sono innumerevoli iniziative nei vari LoCo Team ("le comunità locali di Ubuntu, quella italiana è su ubuntu-it.org, NdT"), e molte riviste, blog e iniziative locali dedicate ad Ubuntu. Mi piace l´atmosfera che invoglia tutti a partecipare. Rende molto concreta l´esperienza di "stare sulle spalle dei giganti": tu prendi del software che qualcun altro ha scritto, lo migliori, qualcuno altro lavora su quello che tu hai creato e così via. O posso farti un altro esempio: io scrivo della documentazione e pochi giorni dopo è tradotta in altre lingue. Tutto ciò è semplicemente fantastico.
Tu sei particolarmente coinvolto nelle attività dei MOTU. Puoi spiegare ai nostri lettori cos´è un MOTU, cosa fa e perché i MOTU sono così importanti per Ubuntu?
MOTU significa "Masters of the Universe" ("gioco di parole: "universe" è il nome della principale componente dell´archivo di pacchetti di Ubuntu, NdT") ed è il perfetto ingresso allo sviluppo di Ubuntu. Puoi porre domande, trovare i primi piccoli compiti per "restituire qualcosa ad Ubuntu" in termini di sviluppo. Puoi imparare come funziona il packaging, puoi risolvere bug discutendo con gli sviluppatori upstream e integrare i loro fix, e altro ancora. È divertente e impari tantissimo in davvero poco tempo.
Quindi, se qualcuno dei nostri lettori italiani fosse interessato a diventare un MOTU, quali sono i tuoi suggerimenti per iniziare questa splendida avventura?
Cominciare a leggere https://wiki.ubuntu.com/MOTU/GettingStarted dove si trovano le principali informazioni. Poi leggere la Packaging Guide, guardare i video sullo sviluppo, iniziare a giocare un po´ con gli strumenti di sviluppo e porre i propri dubbi sulla mailing list dei MOTU Mentors o sul canale Ubuntu MOTU ("#ubuntu-motu su Freenode, NdT").
Se all´inizio si è insicuri, abbiamo molti sviluppatori italiani che fanno già parte del team; sono sicuro che saranno felici di fornire assistenza ai novizi.
Recentemente hai annunciato la terza Ubuntu Developer Week, che è in corso proprio adesso fino a venerdì 23 gennaio. Che cos´è la Ubuntu Developer Week, e perché l´intera comunità di Ubuntu ne è così eccitata?
La Ubuntu Developer Week è un fantastico modo per cominciare. Abbiamo un gran numero di sessioni IRC di alta qualità dove spieghiamo le differenti tecniche, gli strumenti e i processi legati allo sviluppo. Si è liberi di porre tutte le proprie domande ed entrare in contatto direttamente con gli sviluppatori di Ubuntu. Per chi non può partecipare, è comunque disponibile un log delle sessioni.
Tornando ad Ubuntu, pochi giorni fa Steve Langasek (il Release Manager di Ubuntu) ha annunciato la terza Alpha di Jaunty, la release che in aprile diventerà Ubuntu 9.04. Quali sono le tue aspettative per questa release?
La Alpha 3 ha ancora diversi bug e si potrebbero avere problemi nell´eseguirla, quindi non usatela ancora su macchine di produzione!:-)
Ubuntu 9.04 sarà un´altra fantastica release. Su https://wiki.ubuntu.com/UDSJaunty/Report c´è una buona panoramica di quanto è stato discusso all´UDS e potrebbe entrare nella distribuzione finale.
Quali sono le nuove caratteristiche di Jaunty che ritieni saranno maggiormente apprezzate dagli utenti di Ubuntu?
Mi aspetto che sarà una release stabile, con molte nuove interessanti caratteristiche. Personalmente sono molto contento che potrà essere eseguita anche su certi tipi di hardware ARM.
Personalmente, come membro del Community Team, voglio che sia più facile scoprire le cose su cui bisogna lavorare e i compiti adatti ad essere coinvolti.
In brevissimo tempo Ubuntu ha raggiunto la vetta delle distribuzioni secondo DistroWatch. Dal tuo punto di vista, quel è il segreto di questa veloce ascesa?
È ovvio: la sua fantastica comunità. Non penso sia mai stato così facile trovare buoni consigli e aiuto. È facile scoprire cose su Ubuntu, come risolvere un problema, ed essere coinvolti facendo qualcosa di grandioso. La comunità è un luogo amichevole e fantastico da frequentare e per trovare amici.
Negli atti dell´Ubuntu Developer Summit di Ubuntu 9.04, tenutosi al GooglePlex di Mountain View nel dicembre scorso, si legge che "ogni contributore di Debian è un contributore di Ubuntu". In realtà le relazioni tra Debian e Ubuntu hanno avuto buoni momenti ma anche criticità, specialmente riguardo il problema degli sviluppatori di Ubuntu che non mandano le loro patch a Debian. Credi che Debian e Ubuntu resteranno sempre dei fratellastri, o vedi un futuro più vicino per loro?
Abbiamo migliorato la situazione moltissimo. Tante patch sono inviate a Debian ogni settimana, e abbiamo molti team che stanno lavorando attivamente e coordinando lo sviluppo insieme. In realtà abbiamo anche molti MOTU che hanno intrapreso il percorso per diventare sviluppatori di Debian. Ovviamente non è il destino di tutti, ma è grandioso che stiamo avendo una sovrapposizione maggiore tra le due distribuzioni. Non credo siamo ancora al punto in cui "tutto è perfetto", ma sento che ci stiamo avvicinando sempre più.
Un´ultima domanda: immagina che uno dei nostri lettori non abbia mai provato Ubuntu o altro software libero. Perché dovrebbe darci un´occhiata?
- È gratuito;
- Sei libero di farci quello che vuoi;
- Puoi sbirciare dietro le quinte (se sei interessato);
- Non ci sono virus, adware, etc;
- Il software non intralcia il tuo lavoro ed è molto più potente;