Internet Archive, la gigantesca biblioteca digitale che raccoglie miliardi di pagine web, ha ripreso il servizio in modalità di sola lettura dopo un attacco informatico avvenuto la settimana scorsa. Questo attacco ha coinvolto sia una violazione dei dati che un assalto DDoS (Distributed Denial-of-Service), costringendo offline sia l'archivio online che la famosa Wayback Machine, strumento utilizzato per accedere a versioni passate di vari siti web.
Brewster Kahle, il fondatore dell'Internet Archive, ha comunicato che il servizio è stato ripristinato in una forma "provvisoria e di sola lettura". Ciò implica che gli utenti possono navigare tra le 916 miliardi di pagine web archiviate nel corso degli anni, ma non possono ancora aggiungere nuovi contenuti al database.
Dopo l'attacco hacker, Internet Archive torna online in modalità sola lettura
Negli ultimi giorni, il team guidato da Kahle ha lavorato per ripristinare gradualmente diverse funzionalità di Archive.org, comprese le caselle di posta elettronica e i crawler che servono per raccogliere informazioni da biblioteche nazionali. Questa sospensione è stata necessaria per consentire al personale di analizzare e migliorare la sicurezza dei sistemi in vista di eventuali attacchi futuri.
La scorsa settimana, un messaggio pop-up sul sito dell'Internet Archive, presumibilmente originato da un hacker, ha annunciato una "catastrofica violazione della sicurezza". In seguito, il servizio Have I Been Pwned ha confermato che i dati rubati includevano indirizzi e-mail, nomi utente, password crittografate e altre informazioni relative a 31 milioni di account.
Il ripristino del servizio dell'Internet Archive è avvenuto a pochi giorni di distanza dall'inizio dell'integrazione, da parte di Google, di link alle versioni storiche di siti web conservati dalla Wayback Machine nei risultati di ricerca. Questa collaborazione offre un modo utile per gli utenti di accedere a pagine archiviate o a versioni precedenti di siti, specialmente dopo che Google ha rimosso i link alle pagine memorizzate in cache all'inizio dell'anno.
Se vuoi aggiornamenti su su questo argomento inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.