L'Internet Archive, piattaforma che si occupa di preservare risorse culturali online, è stato recentemente vittima di un attacco hacker di vasta portata. L'attacco ha comportato la compromissione dei dati di oltre 31 milioni di utenti, esponendo informazioni personali sensibili. Tra i dati sottratti vi sono indirizzi email, nomi utente, password hashate e i timestamp relativi ai cambiamenti di password.
Il gruppo di hacker responsabile ha successivamente condiviso il database compromesso sul servizio Have I Been Pwned, piattaforma che permette agli utenti di verificare se le loro informazioni sono state coinvolte in violazioni di dati. Questo ha sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza e la protezione dei dati personali degli utenti del sito.
In risposta a questa situazione, l'Internet Archive ha deciso di sospendere temporaneamente i propri servizi per permettere un'indagine approfondita sull'accaduto. Lo scopo dell'indagine è quello di individuare l'origine della violazione e implementare soluzioni che impediscano il ripetersi di simili episodi in futuro. Brewster Kahle, fondatore dell'Internet Archive, ha confermato che la causa della violazione è da ricondurre a una libreria JavaScript compromessa.
Oltre alla violazione il sito ha subito una serie di attacchi DDoS
Parallelamente a questo attacco, l'Internet Archive ha subito una serie di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), che hanno reso il sito temporaneamente inaccessibile per molti utenti. Questi attacchi hanno messo ulteriormente sotto pressione la piattaforma. Un gruppo di hacker conosciuto con il nome di SN_Blackmeta ha rivendicato la responsabilità degli attacchi DDoS.
Questo grave incidente evidenzia nuovamente l'importanza della sicurezza informatica, soprattutto per piattaforme che gestiscono enormi quantità di dati personali e culturali. L'Internet Archive sta lavorando con urgenza per rafforzare le proprie difese digitali e prevenire eventuali ulteriori violazioni.
La sicurezza dei dati degli utenti è una priorità, e questo evento mette in luce la necessità di misure più solide per proteggere la privacy e garantire la continuità di servizi fondamentali come quelli offerti dall'Internet Archive.
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