Intel e Nokia hanno tenuto lo scorso martedì 23 giugno una conferenza per rendere noto l´inizio di una collaborazione tra le due aziende. Linux, anche se non fisicamente rappresentato da qualcuno, era anche lui lì, in mezzo alle due aziende, protagonista nell´ombra, tra le righe, ma comunque protagonista.
Anand Chandrasekher, senior vice presidente del gruppo Intel ultra mobility, e Kai Oistamo, vice presidente esecutivo della sezione dispositivi mobili di Nokia, hanno parlato di quella che sarà la "the next wave of mobile technology", ovvero "la prossima ondata di dispositivi mobili".
Le due aziende hanno intenzione di collaborare e gettare le basi non solo teoriche ma anche pratiche dei dispositivi MID (Mobile Internet Device) di prossima generazione. Da un lato ci sarà certamente Intel che spinge per le proprie architetture x86, le Atom e quelle che seguiranno, dall´altro lato ci sarà Nokia che parteggia per i propri chipset HSPA (in netta competizione con la tecnologia WiMax su cui Intel stessa sta effettuando investimenti). Insieme le due aziende immagineranno non solo l´architettura hardware, ma anche quella funzionale.
Linux, ormai più che corteggiato da Intel e Nokia, è una vera e propria realtà consolidata e radicata in queste aziende. Esso è e resterà il punto centrale del discorso della collaborazione tra Intel e Nokia. Disegnare una nuova categoria di MID richiede anche sperimentare, prototipare e poi commercializzare. Linux sarà presente in tutte queste fasi.
Intel si presenterà certamente con Moblin, mentre Nokia, che non resta a guardare, si presenterà con Maemo. Due architetture Linux che hanno in comune i foundation-block ("D-Bus, X.Org, GStreamer, Clutter") e che nelle intenzione delle due aziende continueranno a rimanere distinte e separate. Immaginare oggi un "Moblin Maemo", un "Maemo Moblin" è un po´ difficile. Poi, quello che al momento interessa alla comunità Open Source è che Linux venga usato, e che non vengano violati i principi alla base del movimento.