Instagram per il business online: consigli di ottimizzazione

Instagram, il social network incentrato su fotografie e video, sta diventando sempre più rilevante in termini di digital marketing. Sempre più frequentato dagli utenti - tanto che per molti è diventata la piattaforma di preferenza, più di Facebook - presenta delle peculiarità uniche per il business.

Permette infatti di concentrarsi su target ben precisi, di sfruttare in modo efficace gli influencer, di cavalcare i trend virali prima ancora che siano in grado di sbarcare su altri servizi. Ma come ottimizzare la propria presenza online, per trasformare le condivisioni in ben più apprezzate conversioni?

Instagram è certamente una piattaforma molto versatile e, per certi versi, anche molto più semplice da usare rispetto ad altre alternative. In un'ottica di digital marketing, però, non si può che far riferimento a Instagram For Business, la versione fornita da Facebook - il proprietario della piattaforma - pensata per includere molti strumenti per le aziende che vogliono far valere la propria presenza sui social.

Ottimizzare la bio

Uno dei primi consigli per ottenere il massimo da Instagram è quello, come facile intuire, di prestare molta attenzione alla compilazione della propria bio. Così come nella vita reale, anche sui social le prime impressioni sono quelle che spesso contano: così come non si è attirati da una vetrina di un negozio non curata, nemmeno si proverà attenzione per un account online dalla bio poco significativa.

Con uno spazio di soli 150 caratteri, diventa molto difficile spiegare il proprio brand in breve. Tuttavia si può trovare uno slogan, oppure delle parole chiave ben piazzate, che possano stimolare la curiosità dei visitatori.

Ovviamente, a una bio avvincente - magari correlata di emoji a tema, se lo stile del marchio lo consente, e del link al proprio store - deve essere collegata una foto del profilo che renda ben evidente il brand e di elevata qualità.

Curare i contenuti visuali

I contenuti pubblicati su Instagram devono essere finemente curati, molto più che su altre piattaforme. Questo perché, trattandosi di un social network incentrato sull'immagine, è necessario produrre immagini e video che siano non solo gradevoli, ma anche qualitativamente elevate, con un tocco artistico e che siano in grado di emergere dalla massa.

Una simile operazione non dovrà essere perseguita solo per il singolo contenuto, bensì per la pagina nel suo complesso: dato il design tipico della piattaforma, più fotografie saranno visualizzate alla volta sui display degli utenti, nella ben conosciuta griglia.

Non è però tutto, poiché degne di nota sono anche le fonti dei propri scatti. Oltre a essere a tema con il brand, dovranno risultare inedite e originali, affinché attirino curiosità. Le foto stock potrebbero generare disinteresse, poiché largamente diffuse sul web, mentre immagini a bassa risoluzione potrebbero rimandare l'idea di poca professionalità.

Curare didascalie e hashtag

Le didascalie dei contenuti di Instagram dovranno essere sempre perfettamente curate, affinché mettano in evidenza non solo il prodotto presentato, ma anche il marchio. Inoltre, lo stile di linguaggio dovrà adeguarsi sempre a quello del proprio target di riferimento, ovviamente mantenendo il massimo dell'educazione.

Più complesso è il discorso degli hashtag: la tendenza di molti è inserire quanti più hashtag possibili, creando dei veri e propri wall text di cancelletti. In realtà, si dovrebbero scegliere solo quelli davvero affini alla propria condivisione e al prodotto, evitando di cavalcare dei topic che non riguardano direttamente l'azienda e ciò che propone ai clienti.

Storie

Infine, non si può rinunciare al potenziale delle Storie, a oggi i contenuti con il massimo di interazioni sulla piattaforma. Si potranno creare a cadenza regolare, anche adottando uno stile più disteso o simpatico rispetto alla comunicazione più formale delle condivisioni classiche sull'account. E potranno essere sfruttate anche come strumento d'interazione con il pubblico, ponendo domande, sondaggi, creando meme e campagne virali mirate.