"Frà , non riesco a capire come mai la gente arrivi al mio sito e poi non si iscriva alla newsletter" - mi dice un amico - "sicuramente dato che non sanno navigare non arrivano alla pagina giusta. Quand'è che si alzerà la cultura Internet in Italia?" - continua.
Frequento forum da anni, leggo blog, partecipo a riunioni, sto spesso alla macchinetta del caffè (troppo, dicono i maligni) e questo ritornello lo sento spesso.
Il mio bellissimo sito non è apprezzato dagli utenti – gli utenti non sanno navigare – gli utonti sarebbe meglio che sparissero dalla circolazione – come mai i visitatori non mi capiscono – il mio sito non converte perché opero in un settore di idioti – quelli lì non hanno la sensibilità per il mondo on-line.
Queste solo alcune delle frasi che sento e risento, al punto che ormai potrei riscrivere la Divina Commedia mettendo alcuni gironi per i Web-Idioti.
Mi ricordo a scuola, allÂ’asilo. Eravamo tanti idioti a non saperci allacciare le scarpe. Le maestrine ci insegnavano e quasi mai ci deridevano.
Alle elementari, non riuscivamo a scrivere una riga e le maestre ci insegnavano e mai ci deridevano.
Alle medie non riuscivamo a fare un esercizio decente e mai le professoresse ci prendevano in giro.
Alle superiori non riuscivamo a fare un compito in classe senza dieci segni blu e mai le professoresse ci obbligavano a mangiarci il foglio.
AllÂ’Università , facevamo fatica a prenderci il nostro 24 in materie che sarebbe bastato studiare e mai i docenti ci schernivano.
Chi siamo noi, per giudicare i nostri visitatori? Non sarebbe forse più corretto fare unÂ’autocritica, guardare il nostro sito con occhi esterni e capire che siamo noi che sbagliamo tutto? Che loro non sono informatici e non devono esserlo? Che navigare non dovrebbe essere reso loro più difficile che bollire un poÂ’ dÂ’acqua e versarvi del tè?
I navigatori ragionano, eccome se ragionano. Siamo noi che spesso siamo mentalmente circoscritti ad un mondo tutto nostro, fatto solo di bit, di byte, di http, di xml, di xhtml, di zxhtml, di pphtml, ecco, ora sto dando pure i numeri... e poi pretendo che qualcuno li capisca.
La realtà è molto più semplice di cià che pare a noi. Il nostro sito non funziona (piace) e loro se ne vanno. Amen.