Una gradita novità per tutti gli amanti di una delle più anziane distribuzioni linux in circolazione.
Il giorno di San Patrizio di quest´anno Patrick Volkerding, il "patron" di Slackware, ha stupito tutti gli utenti della sua distribuzione rilasciando, nel ramo di sviluppo noto come current, una serie di aggiornamenti che rompono la decennale tradizione "conservativa" della gloriosa versione di linux.
Abituati da sempre ad avere a disposizione una distribuzione eccezionalmente stabile e versatile a patto di accontentarsi di tool che utenti di altri distribuzioni non esitavano a definire obsoleti, (l´ultima versione stabile di Slackware, la 11, forniva di default un kernel della versione 2.4), questa volta le novità sono grosse e pesanti:
- kernel della serie 2.6 (nel momento in cui scrivo, il kernel di default è addirittura il 2.6.21.1, l´ultimo stabile rilasciato su kernel.org).
- glibc 2.5
- gcc 4.1.2
- supporto dbus
- xorg 7.2
- xfce 4.4.1
- kde 3.5.6
- gnupg2
Pur estasiati dalle novità, i vecchi utenti si interrogano sul perchè dell´abbandono della "filosofia conservativa" (tipica e più che ottima per un utilizzo come distribuzione server), tratto distintivo di Slackware, a favore di caratteristiche più tipiche di una distribuzione per utilizzo desktop.
Ambizioni di competizione con colossi del calibro di Ubuntu/Kubuntu?
Semplice voglia di rinnovamento?
Preludio all´abbandono dell´impegno personale nel progetto (una sorta di "finale col botto")?
Nella migliore tradizione Slackware, solo Patrick sarebbe in grado di rispondere e tutti sanno che non lo farà mai, se non quando si sentirà di farlo, così come quando gli si chiede "A quando la nuova versione stabile di Slackware?" ci si sente rispondere con un laconico "Quando sarà pronta...".