Lungi dallo scrivere un'ennesima recensione su Dreamweaver, di cui è piena la rete, mi limito a presentare solo alcune veloci osservazioni sul nuovo Dreamweaver CS6, a seguito di un paio di settimane di utilizzo.
Fermo restando che di innovazioni clamorose non ce ne sono, le novità sono per lo più rivolte ad utenti WYSIWYG: il tab delle Transizioni CSS3 aiuta in modo visuale a creare "effetti speciali" (nulla che non si possa scrivere a mano o con la scrittura guidata), l'anteprima visuale che supporta anche HTML5 (ma è sempre meglio affidarsi al test su veri browser) e la possibilità di interagire con Business Catalyst, piattaforma di hosting che permette di creare siti ecommerce grazie a dei moduli preconfigurati. Confesso che quest'ultima funzione non l'ho provata nè sento la necessità di farlo a scopo lavorativo: trovo più performante utilizzare soluzioni manuali con integrazioni di carrelli elettronici o utilizzare CMS dedicati come Magento.
Nel complesso però ho notato un notevole miglioramento di funzionalità già proposte nella versione 5 e 5.5: comodità nel lavorare su siti multipiattaforma con le media queries, grazie all'inserimento dei layout a griglia fluida, comodità nella gestione degli schermi per anteprime multirisoluzione e altrettanto comoda è l'interazione con jQuery e jQuery Mobile; le performance sono buone in fase di installazione e utilizzo (su un notebook di fascia medio-alta) e non mi sono imbattuto in crash (al momento).
Cosa m'è piaciuto di più rispetto alle precedenti versioni tra le novità non ancora citate? Le prestazioni del client FTP integrato. Dopo anni di "sofferenza" di quello strumento nei confronti dei più blasonati CuteFtp, FileZilla e compagnia, Adobe sembra finalmente aver dotato Dreamweaver di un client efficiente e abbastanza veloce. Un po' poco come novità che dovrebbe spingere ad effettuare l'upgrade.
Senza entrare nelle consuete considerazioni "editor si/editor no", ma testando un software solo nell'ottica di trovare uno strumento per velocizzare e rendere comodo il lavoro, chi utilizza Dreamweaver come fosse un elaborato blocco note avrà la sensazione di un update di versione più che una vera e propria major release. Chi utilizza Dreamweaver facendo largo uso delle creazioni guidate e dei pannelli interattivi troverà sicuramente un valido alleato nello sviluppo rapido di applicazioni multipiattaforma.