Il Consiglio Regionale del Veneto a novembre dello scorso anno ha deliberato una norma "in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell´informazione". Se da una parte tale norma punta ad avere una riduzione della spesa pubblica, dall´altra si propone di avviare un serio sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica con relativa eliminazione di tutte quelle barriere informatiche che possano interferire con lo sviluppo stesso.
La legge si pone come obiettivo principale la diffusione e l´utilizzo di formati aperti privilegiando l´utilizzo di software Open Source. La normativa interessa non solo gli enti pubblici ma anche enti privati controllati direttamente e non dalla regione Veneto.
Verranno utilizzati formati aperti per la diffusione dei documenti in formato multimediale e per la gestione delle basi di dati, al fine di garantirne l´accessibilità. Inoltre specifica che qualora ci si dovesse dotare di software proprietario bisognerà presentare valide motivazioni che indichino dettagliatamente i motivi per i quali non si è potuto scegliere software Open Source.
La regione inoltre, ha come obiettivo quello di realizzare e cedere applicativi e servizi con codice sorgente aperto e con protocolli e formati aperti. Prevede l´adeguamento delle strutture informatiche e la formazione il personale entro i prossimi 3 anni.