Google impone da tempo l’utilizzo delle comunicazioni protette (via HTTPS) basate su certificati crittografici SSL/TLS, ma per quei casi in cui sia necessario o più pratico usare un canale non protetto (via HTTP) è ancora disponibile un workaround per evitare la redirezione della connessione.
Dal 2010 a oggi, da quando cioè Mountain View ha avviato la migrazione dei suoi domini e servizi di rete ai certificati SSL, il numero di possibilità per continuare a fare ricerche Web “in chiaro” si è via via ridotto – fino a diventare impossibile per gli utenti autenticati tramite il proprio Google account.
Ma un sistema per l’uso delle comunicazioni HTTP è ancora disponibile, suggerisce gHacks, ed è improbabile che venga eliminato a breve: aggiungendo il parametro ?nord=1
all’URL principale di Google (ad esempio http://www.google.com/?nord=1
), il tentativo di accesso in chiaro al motore di ricerca non verrà rifiutato dal server.
Prevedibilmente, in questo caso “nord
” sta per “no alla redirezione”, mentre i casi in cui la ricerca non cifrata potrebbe risultare utile includono particolari necessità di performance (ad esempio il sito su HTTP continua a essere più veloce di quello su HTTPS) o di bypass di un filtro del traffico di rete che genera dei malfunzionamenti a causa dell'impiego delle comunicazioni cifrate.
Via | gHacks Tech News