Una delle funzionalità più comode offerte da Wikipedia è senz'altro quella dell'indice dei contenuti che accompagna le voci della celebre enciclopedia online (vedi lo screenshot in basso). Quando la pagina è molto lunga o quando si consulta Wikipedia con certe applicazioni per iPhone che spezzano queste pagine molto lunghe in più sezioni, dal comodo si passa all'indispensabile.
Chi ha usato Mediawiki, il software che è alla base di Wikipedia, sa che l'indice, nella sua struttura e nella sua formattazione (si noti l'indentazione delle sottosezioni) viene generato automaticamente in base alla struttura dei titoli e dei sottotitoli.
Volendo creare automaticamente un indice simile a quello di Wikipedia, sono disponibili in rete diversi script, molti ispirati a quello implementato da Peter Paul Koch sul suo sito.
Una rassegna di alcune tecniche Javascript utilizzabili (DOM vs. espressioni regolari, per esempio), con analisi dei pro e contro di ciascuna, viene svolta da Christian Heilman in questo articolo, a cui è collegata questa pagina riassuntiva con le demo e il codice da scaricare.
Noterete che accanto alle soluzioni client-side basate su Javascript, Heillman ne colloca un paio basate su PHP. Nell'articolo, in effetti, introduce un argomento interessante:
L'altra cosa su cui sto diventando sempre più scettico è l'adozione di soluzioni client-side per cose che in effetti possono essere svolte senza problemi sul server.
In situazioni analoghe quali fattori valutate per scegliere tra la soluzione lato client e quella lato server?