Si accennava alla questione qualche giorno fa, nel post dedicato all'ipotizzabile guida su HTML 5 da scrivere qui e ora: i segnali che i grandi player del settore hanno di fatto abbracciato la nuova specifica come standard di riferimento sono troppi per essere trascurati.
Chi fosse in cerca di conferme può fare riferimento all'intervento tenuto da Vic Gundotra (vice presidente del reparto Engineering di Google) all'evento Google I/O. La sintesi in una frase? "We're betting big on HTML 5". Per farvi un'idea più precisa dei contenuti dell'intervento di Gundotra e sui dettagli della scommessa di Big G, potete fare riferimento all'eccellente sintesi di Tim O'Reilly.
Uno dei punti chiave, a mio parere, è che nella visione di Google HTML 5 non è semplicemente il successore di HTML 4 o un'alternativa a XHTML. Non è tanto questione di apici o doppi apici, di tag aperti o chiusi, etc. HTML 5 rappresenta LA piattaforma di riferimento del web del futuro. Gli elementi compresi nella nuova specifica messi in risalto da Gonundra sono tali da poter radicalmente modificare il modo in cui prossimamente saremo in grado di creare e fruire applicazioni e servizi sempre più complessi.
E la notizia è che questi elementi (canvas, video, API per la geolocalizzazione, meccanismi per lo storage locale, web workers) sono già disponibili, oggi, ora, nei browser più innovativi (Safari, Chrome, Firefox, Opera), nelle loro versioni desktop e/o per il mobile.
A far da corredo al discorso di Gonundra, Google ha anche presentato delle demo che sfruttano queste cinque funzionalità . Le trovate riunite su questa pagina, con tanto di riferimenti alla compatibilità con i vari browser.