Edd Dumbill ha recentemente scritto per IBM developerWorks due articoli che ritengo fondamentali per chiunque abbia interesse per gli standard web e per l'evoluzione di HTML. Qualcuno (per esempio chi segue costantemente i lavori del W3C) non ci troverà nulla o quasi di nuovo, ma il pregio dei due articoli sta proprio nell'opera di sintesi ad uso di tutti che riescono a svolgere.
Di cosa si parla? Del futuro di HTML:
Nella prima parte si prende in esame il lavoro del WHATWG (Web Hypertext Application Technology Working Group), un consorzio non ufficiale formato da produttori di browser e altri soggetti che si pone l'obiettivo di estendere HTML per semplificare la creazione di applicazioni web più sofisticate e usabili, oggi realizzabili solo con il ricorso massiccio a linguaggi di scripting client o server side.
La seconda parte si sofferma invece sulle novità di XHTML 2.0 e in generale sulle specifiche in corso di lavorazione presso il W3C.
Quoto solo parte del paragrafo finale, quello in cui si tirano le somme della serie:
In these two articles, I've presented the salient points of both WHATWG's HTML 5 and the W3C's XHTML 2.0. The two initiatives are quite different: The grassroots-organised WHATWG aims for a gently incremental enhancement of HTML 4 and XHTML 1.0, whereas the consortium-sponsored XHTML 2.0 is a comprehensive refactoring of the HTML language.
While different, the two approaches are not incompatible. Some of the lower-hanging fruit from the WHATWG specifications is already finding implementation in browsers, and some of WHATWG's work is a description of de facto extensions to HTML. Significant portions of this, such as XMLHttpRequest, will find its way into the W3C's Rich Client Activity specifications. WHATWG also acts as a useful catalyst in the Web standards world.