Mozilla ha annunciato quelle che saranno le novità più significative per lo sviluppo di componenti aggiuntivi di Firefox, ciò in considerazione del fatto che gli add-on hanno contribuito in larga misura alla popolarità del browser del Panda Rosso ma potrebbero avere davanti un futuro a dir poco problematico.
In sostanza la fondazione americana vorrebbe che gli sviluppatori di estensioni si adattino alle tecnologie in via di introduzione su Firefox, componente basilari come il setup-multiprocesso Electrolysis e il layout engine di nuova generazione Servo; in più, da qui a un paio d’anni gli add-on dovranno obbligatoriamente fare uso dell'API WebExtensions.
La nuova interfaccia di programmazione è sostanzialmente compatibile con la controparte già usata dai browser Chrome e Opera, fatto che Mozilla spera possa contribuire alla conversione delle estensioni più popolari disponibili per il software della concorrenza. Diversamente da tecnologie quali XPCOM e XUL, però, la API WebExtensions è molto meno permissiva e non garantisce quelle possibilità di personalizzazione sin qui accessibili dagli utenti di Firefox.
XPCOM e XUL sono quindi destinate a essere deprecate, ha ribadito Mozilla, tutte le estensioni dovranno poi passare per il vaglio della Foundation per essere firmate digitalmente e gli sviluppatori che non vogliono adattarsi al nuovo corso dovranno optare per soluzioni diverse da Firefox.
Via | Slashdot