Gli sviluppatori del kernel Linux non fanno eccezioni. Dopo aver "bacchettato" Microsoft per non contribuire affatto all´implementazione di Hyper-V nei sorgenti del kernel creato da Linus Torvalds, Greg Kroah-Hartman ha colpito ancora, questa volta "scagliandosi" contro gli sviluppatori di Android.
Dopo l´inclusione in Linux, il supporto e il mantenimento attivo del codice da parte degli sviluppatori di Google è andato scemando e per questo il codice di Android è stato "espluso" dai sorgenti del kernel. Dunque niente driver di Android nel prossimo kernel 2.6.33.
Kroah-Hartman ha spiegato, senza giri di parole, che:
In breve, nessuno si è occupato del codice, per questo è stato rimosso. Come ho detto in precedenza, il codice che risiede nello staging tree ha bisogno che qualcuno ci lavori affinché si possa effettuare un merge con il main kernel tree, altrimenti verrà cancellato
Ma i problemi a detta dello sviluppatore sono molto più profondi. Sembrerebbe infatti che Google abbia apportato tali e tante modifiche ai sorgenti del kernel Linux da creare un vero e proprio "branch" separato:
Questo significa che qualsiasi driver scritto per l´hardware su cui deve girare Android non può essere unito (merged) al main kernel tree perché dipende da codice che risiede soltanto nel kernel tree di Google, generando errori quando si cerca di compilarlo nell´albero dei sorgenti di kernel.org.
A causa di questo, Google ha impedito a moltissimi driver e codice della piattaforma di essere uniti (merged) al main kernel tree. Di fatto questo ha generato un kernel branch su cui fanno affidamento un gran numero di differenti vendor.
Tutto questo ha come ricaduta che le aziende che contribuiscono al codice di Android con driver e codice non aggiunguno nulla di utile alla crescita del kernel Linux, apportando benefici soltanto al branch di Android.
La situazione è davvero delicata e, a quanto sembra di capire, Google non ha mostrato alcun segno di voler rendere il proprio codice integrabile con il main kernel tree.
Google sta diventando il "Male"? Presto per dirlo ma di certo gli utenti Linux avrebbero gradito un approccio decisamente diverso da una società che tanto ha contribuito e contribuisce alla comunità open source.