Amazon ha intenzione di adottare una sua strategia personale in occasione del prossimo secondo intercalare, aggiustamento temporale periodico al tempo standard (UTC) reso necessario dal rallentamento (continuo ma infinitesimale) della rotazione terrestre.
Come è facile intuire dal nome, un secondo intercalare consiste nell’aggiunta di 1 secondo allo scoccare del tempo universale misurato dagli orologi atomici sparsi in giro per il Mondo; la modifica temporale viene generalmente imposta ogni 18 mesi circa, e l’aggiunta del prossimo secondo allo standard UTC è stata decisa per il 30 giugno.
L’implementazione di un secondo in più nei sistemi informatici causa tradizionalmente ogni sorta di problemi, crash e malfunzionamenti, e per meglio affrontare eventuali conseguenze negative Amazon dice di non voler adottare la stessa pratica seguita da tutti.
Piuttosto che aggiungere un intero secondo alla console di gestione dell’infrastruttura AWS (Amazon Web Services) e di altri sistemi di back-end, Amazon distribuirà il ritardo temporale durante l’interno arco delle 24 ore del prossimo leap second.
Il 30 giugno, dice Amazon, ogni secondo sui sistemi AWS sarà leggermente più lungo del secondo standard, fatto che dovrebbe garantire la perdurante stabilità della piattaforma senza crash o malfunzionamenti di sorta. Per quanto riguarda le singole applicazioni virtuali ospitate sui server di AWS, invece, la responsabilità di modificare l’orario di sistema spetterà ai clienti.
Via | The Register