Scommettiamo che nei prossimi mesi il can-can intorno alla sopravvivenza di IE6 diventerà un ricordo? Perché nei prossimi mesi uscirà la versione definitiva di IE8 ed è facile attendersi che dopo un certo periodo di tempo l'ultima versione del browser di Microsoft guadagnerà discrete quote di mercato. A quel punto il can-can sarà intorno a questa parola: compatibilità .
Meglio: intorno al meccanismo di compatibilità implementato da Microsoft in IE8. Che sia tutto chiaro è meno che scontato. Altrimenti non si accatasterebbero su IEBlog tanti post di chiarimento del chiarimento del chiarimento precedente. L'ultimo è del 16 febbraio.
In questi giorni ha fatto molto discutere il meccanismo con cui viene gestito l'inserimento di un sito nella cosiddetta "lista di compatibilità ". Semplificando: quando un utente installa IE8, gli viene chiesto se desidera visualizzare certi siti in modalità compatibile con IE7 (si tratta di siti per cui sono stati verificati problemi di resa più o meno seri su IE8); i siti in questione sono presenti in una lista generata e mantenuta da Microsoft che viene inviata automaticamente all'utente e aggiornata di continuo. Se l'utente non sceglie questa opzione al momento dell'installazione, può sempre compiere il passo successivamente.
Ad oggi i siti compresi in questa lista sono all'incirca 2400. Un elenco lo trovate in questo articolo di Mary Joe Fooley, che spiega pure come scaricare il documento dal sito di Microsoft.
Da dove nascono i problemi? Farà solo un esempio, magari virtuale ma forse no, è solo per spiegarmi meglio.
Questo blog non ha problemi di resa con IE8 (a parte qualche micro-inconsistenza, roba comunque di pochissimi pixel). Su HTML.it, invece, qualche problema più serio c'è. Se visitate per esempio questa pagina noterete che le icone dei sistemi operativi vanno a sovrapporsi alla select:
Basta cliccare sul pulsantino che sta a fianco della barra degli indirizzi, quello con cui si passa nella modalità emulazione IE7, per risolvere il problema:
Ora, immaginiamo che tanti lettori di HTML.it notino la cosa e inizino tutti a mandare il browser in modalità IE7. I dati arrivano a Microsoft, che, sulla base di tante segnalazioni, decide che quel sito va incluso nella lista. Tutto bene? Non proprio. Il meccanismo funziona a livello di dominio! Dato che l'indirizzo di Edit è http://blog.html.it
, anche questo blog verrà reso in modalità compatibile con IE7! E magari, anche se nel caso non avverrà così, in quella modalità il sito presenterà dei problemi di resa.
A quel punto il tenutario sarà costretto ad aggiungere nella head il tag meta che forza IE8 a rendere le pagine in modalità ... IE8! Così:
<meta http-equiv="X-UA-Compatible" content="IE=8" />
Ma è solo uno dei possibili scenari problematici. Per un eccellente commento vi rimando a questo post di Mike Davies, che non per niente ricorre nel titolo all'immagine del campo minato.