Qualsiasi designer, così come ogni professionista pronto a lavorare con la grafica, si sarà trovato di fronte a un'annosa questione: meglio scegliere un font serif o sans serif? Le ultime tendenze in materia, soprattutto quelle relative ai design minimalisti, sembrano preferire l'ultima opzione, per un risultato più leggibile e pulito. Questo non vuol dire, tuttavia, che i più classici serif siano totalmente da accantonare, anche perché molto impiegati in ambito tipografico, nonché in declinazioni più classiche, o vintage, dei propri progetti. Quale è la differenza sostanziale fra queste due famiglie e, non ultimo, dove trovare una collezione di caratteri serif da scaricare in modo del tutto gratuito?
La distinzione tra font serif e sans serif è molto semplice, così come suggerisce anche la loro traduzione dal francese. Si tratta, infatti, di caratteri dotati o privi di "grazie”, ovvero di abbellimenti estetici su ogni singola lettera. In altre parole, una famiglia di font che presenta arrotondamenti, riccioli e legature sui singoli caratteri sarà certamente un font serif, una famiglia invece sprovvista sarà un font sans serif.
Online esistono le più svariate risorse per i font serif, da scaricare gratuitamente e installare sulla macchina in uso, affinché siano immediatamente disponibili nel proprio software preferito. Prima di procedere, tuttavia, si consiglia di verificare le condizioni d'uso da parte dei creatori, poiché non tutte queste famiglie possono essere impiegate anche in progetti commerciali. Di seguito, qualche consiglio:
- Fanwood: sviluppato dal designer Barry Schwartz, si tratta di un font serif dall'aspetto comunque minimale, poiché gli abbellimenti per le singole lettere sono tutt'altro che invadenti, il tutto a onor di leggibilità. Ricorda da vicino molte delle famiglie tipografiche più famose ed è quindi indicato per la stampa;
- Chanticleer Roman: altra famiglia dal carattere tipografico, si abbina perfettamente a qualsiasi esigenza di stampa, grazie alla sua buona leggibilità. Il font ricorda molto da vicino i libri stampati a metà del secolo scorso, con lettere mediamente piccole, ma dallo stampatello importante. L'eleganza di ogni carattere è finemente curata, basti pensare alla coda della "Q" maiuscola;
- Sling: si tratta di una famiglia di caratteri molto interessante, poiché presenta una declinazione serif decisamente leggibile, pur mantenendo una buona imponenza di ogni singolo carattere. Quasi monolitico, se non proprio un grassetto, sarà certamente perfetto per testi d'effetto;
- Angleterre Book: dall'aspetto molto elegante e altrettanto curato, questo font si caratterizza per lettere altamente leggibili, non eccessivamente imponenti e tendenti all'estensione verso l'alto. Anche in questo caso, la cura negli abbellimenti viene evidenziata dalla splendida "Q" maiuscola;
- Typography Times: una famiglia di caratteri dal sapore retrò, simile alla tipografia in uso per i grandi quotidiani di metà '900. Elegante, leggibile e molto curato negli abbellimenti, è l'ideale per chi fosse alla ricerca di un font che rimandi al piacere di sfogliare pagine e alla lettura su carta.