Come sapete, uno dei metodi un tempo suggeriti per ottimizzare la visualizzazione di un sito su dispositivi mobili poggiava sull'uso di CSS con il media type handheld
.
Ecco, un tempo. Perché una serie di fatti recenti e di prese di posizione sul tema hanno fatto parlare di 'morte del CSS handheld'.
Sul versante dei fatti è sufficiente annoverare l'uscita di una serie di browser per il mobile sempre più sofisticati e in grado di rendere un sito, pur con i limiti intrinseci alla natura di cellulari e palmari, allo stesso modo in cui è visualizzato sullo schermo di un PC. Parliamo, ad esempio, delle ultime versioni dei browser per il mobile di Opera, di quelli presenti su iPhone e iPod Touch, di quelli basati su WebKit installati su molti degli ultimi Nokia (e non solo) con S60. Tutti browser che di fatto ignorano i CSS definiti con media handheld
, usando di default quelli per il media screen
.
Per quanto riguarda le prese di posizione, chiarissima quella contenuta in un articolo apparso sul sito di Opera e che spiega il punto di vista ufficiale della società norvegese (una di quelle che più aveva promosso l'utilizzo dei CSS handheld).
L'articolo si sofferma sui quattro metodi possibili per servire contenuti ai dispositivi mobili: browser sniffing, uso di un unico CSS per desktop e mobile, uso dei tipi di media, uso delle media queries definite nei CSS3. Il punto chiave è che sono proprio le media queries il futuro per la gestione di CSS per il mobile. Tra l'altro, sono già supportate dai migliori browser sul mercato in questo ambito, quelli citati in precedenza.
Consiglio vivamente a quanti siano interessati all'argomento la lettura dell'articolo, soprattutto nella parte in cui spiega come adottare una strategia che sfrutti le media queries senza dimenticare i browser che non le supportano. Sul tema è disponibile un secondo articolo, Safe media queries, che si sofferma sulle strategie implementative da adottare nell'uso di questa importante funzionalità introdotta dai CSS3.