In Italia il numero di smartphone Huawei ha raggiunto quota 13 milioni. Purtroppo però le controversie tra USA e Cina hanno portato all'impossibilità da parte di Huawei di usare le app di Google come si è potuto vedere nel top di gamma Mate 30 Pro. L'azienda di Shenzhen ha deciso pertanto di "correre ai ripari", attuando una strategia lungimirante con il lancio di un suo ecosistema di servizi.
Il Huawei Developer Day, svoltosi a Milano negli scorsi giorni, è stata la giornata ideale per presentare agli sviluppatori il mondo delle app pensate per integrarsi nell'ecosistema del colosso cinese: sono stati presentati gli HMS (Huawei Mobile Services) che comprendono servizi come AppGallery, Mobile Cloud, Temi, Browser, Video e l'assistente vocali che saranno l'anima dei dispositivi Huawei. Proprio per incentivare i dev ad abbracciare i propri servizi e sviluppare app innovative è stato annunciato un piano di investimenti in Italia di ben 10 milioni.
L'investimento servirà per favorire la creazione delle app integranti gli HMS, i 10 milioni saranno in parte dati tramite incentivi in denaro, il resto invece verrà sarà dato sotto forma di attività marketing e comunicazione (anche tradizionale) per pubblicizzare al meglio le nuove applicazioni. Inoltre verrà avviato un programma per i developer che nel primo anno aiuterà gli sviluppatori italiani dando loro l'85% dei ricavi rispetto ad un classico 70%.
Un altro obiettivo Huawei è quello di costruire un vero e proprio ecosistema che parte dallo smartphone per poi passare a cuffie Bluetooth, PC, tablet fino ad arrivare ad accessori per una smarthome. Per sviluppare applicazioni in grado di far interagire questi diversi mondi è stata presentata la Huawei Ability Gallery.
Articolo di Matteo Virelli