L'ultimo aggiornamento del protocollo HTTP/1.1 risale al 1999, il Web era qualcosa di molto differente rispetto ad oggi: connessioni lente, nessuno smartphone o iDevice e l'assenza di video in streaming. Il tempo è passato e oggi le esigenze sono cambiate per questo anche la base fondante del Web, cioè il protocollo HTTP, sta per ricevere un aggiornamento sostanziale che porterà ad HTTP 2.0. L'Internet Engineering Task Force (IETF) inizierà questa settimana a ragionare sul futuro Hypertext Transfer Protocol.
Tra le proposte per HTTP 2.0 c'è SPDY di Google, il protocollo (anche se è più corretto parlare di un miglioramento di HTTP) creato da Mountain View verrà discusso dall'IETF che lo valuterà e deciderà se renderlo uno standard includendolo nella nuova versione di HTTP. Google ha lavorato egregiamente con SPDY ottenendo prestazioni decisamente superiori ad HTTP 1.1, si parla di una riduzione del 50% nella riduzione del caricamento delle pagine. SPDY però non è il solo "concorrente" in gioco, anche Microsoft ha recentemente deciso di proporre una sua proposta: HTTP Speed+Mobility.
La proposta di Microsoft è interessante: secondo Redmond SPDY di Google ha notevoli vantaggi ed è giusto che sia la base di partenza per HTTP 2.0 ma non basta. Il Web odierno non riguarda solo i browser ma anche le, ormai onnipresenti, app e i dispositivi mobili. Per questo il nuovo protocollo dovrà essere ottimizzato per prevedere questo tipo di utilizzo e dovrà includere anche i WebSockets di HTML5.
Microsoft ha pubblicato il suo draft per HTTP Speed+Mobility e lo ha proposto all'IETF. Starà a quest'ultima valutare le due proposte, quella di Google e quella di Microsoft, di certo si sa che la semantica HTTP rimarrà la stessa, dunque non ci saranno stravolgimenti e non verrà "reinventata" la ruota.
Va detto per completezza che SPDY è già abbondantemente sfruttato da Google e da altri (Twitter per esempio) e sta dimostrando sul campo di garantire un miglioramento notevole di performance. Inoltre può vantare il supporto in Chrome e Firefox (a partire dalla versione 11 impostando a true il valore network.http.spdy.enabled da about:config). Per quanto riguarda HTTP Speed+Mobility di Microsoft è ancora da verificare in un "real world scenario" se il protocollo sia in grado di offrire prestazioni elevate, sarebbe interessante se Redmond mettesse a disposizione una versione di Internet Explorer 10 che includa il supporto al nuovo protocollo e qualche sito ad alto traffico (Microsoft.com per esempio) per verificarne i risultati.