Ricordate i tempi in cui per inserire un video su un sito occorreva convertirlo in più formati per i player più diffusi? HTML5 avrebbe (dico avrebbe) dovuto mettere fine alla guerra dei formati (per Media Player, QuickTime, Flash, Real Player ecc.) offendo formati univoci e universalmente accettati da tutti. Purtroppo, come dicono gli americani, "il diavolo è nei dettagli" e così oggi ci troviamo di fronte alla situazione di avere due formati video in più e un formato audio (OGG) di cui tener conto. Perché la trovata davvero geniale degli sviluppatori di HTML5 è stata quella di dire: "Ok, basta con i Flash video e il resto, basta, tabula rasa, via ai nuovi formati!". Geniale.
Si perché oggi, ad esempio, se proviamo ad usare un video FLV con un elemento video
scopriamo che quel formato non è supportato per quel tipo di elemento, ma solo se lo convertiamo in MP4 o OGG. Francamente, la confusione che regna oggi nella giungla multimediale è talmente tanta che occorrerebbe armarsi di santa pazienza e di un convertitore video e audio per testare tutte le possibili casistiche. Già , perché alcuni browser supportano un formato introdotto con HTML5 e altri no. Questo è dovuto al fatto che il W3C propone e i produttori di browser dispongono, nel senso che alla fine prevalgono sempre le strategie di marketing.
Quindi bisogna sempre scrivere qualcosa come:
<video width="400" height="300" controls> <source src="video.ogv" /> <source src="video.mp4" /> </video>
Con l'elemento source
dovremmo usare anche l'attributo type
che serve a specificare non solo il MIME type della risorsa, ma anche il codec del video. Quindi non solo dobbiamo conoscere il MIME type del nostro file multimediale, come facevamo prima con object
, ma in alcuni casi anche il codec, se proprio vogliamo essere sicuri al 100% che il browser interpreti il codice in modo corretto.
Come si può notare, dobbiamo duplicare il nostro codice specificando due file diversi. O anche più file in alcuni casi. E non è finita: i produttori di browser sembra che abbiano la pessima abitudine di modificare il supporto ai formati HTML5 ad ogni nuova release del loro browser. Quindi il browser che prima supportava il formato Theora (OGG) potrebbe non supportarlo più in futuro, con tutte le conseguenze che questo comporta nello sviluppo di siti web.
Che dire? Chi vivrà vedrà ... forse una via d'uscita da questa giungla.