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Hacker russi al servizio del Cremlino: nuove accuse dall'NCA

Evil Corp. è noto per essere composto da criminali informatici di alto profilo, tra cui spicca la figura di Maksim Yakubets.
Hacker russi al servizio del Cremlino: nuove accuse dall'NCA
Evil Corp. è noto per essere composto da criminali informatici di alto profilo, tra cui spicca la figura di Maksim Yakubets.
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L'Agenzia nazionale per il crimine del Regno Unito (NCA) ha recentemente denunciato un gruppo criminale hacker russo, accusato di aver condotto operazioni di spionaggio e cyberattacchi contro paesi alleati della NATO, agendo su mandato dei servizi segreti del Cremlino.

Il gruppo, noto come Evil Corp., è stato coinvolto in queste operazioni già da prima del 2019, come ha rivelato l'NCA in un comunicato diffuso martedì. Evil Corp. è noto per essere composto da criminali informatici di alto profilo, tra cui spicca la figura di Maksim Yakubets, che ha guadagnato fama anche per il suo stile di vita ostentato, guidando veicoli di lusso.

Il gruppo è accusato di aver utilizzato un software malevolo per estorcere somme ingenti di denaro, che ammontano a milioni di dollari, sottratti a centinaia di banche e istituzioni finanziarie distribuite in più di 40 paesi.

Attacchi hacker in stretta collaborazione con lo stato

Questi attacchi hanno destato l'attenzione delle autorità internazionali, e nel dicembre del 2019 il governo degli Stati Uniti ha imposto sanzioni contro Evil Corp., accusando il suo presunto capo, Yakubets, di aver collaborato direttamente con lo stato russo, fornendo tra l’altro documenti riservati e sensibili.

La recente dichiarazione dell'NCA ha aggiunto nuovi dettagli su come Yakubets e i membri del suo gruppo avrebbero assistito il Cremlino nel perseguire obiettivi geopolitici, sostenendo azioni di spionaggio mirate contro i paesi membri della NATO. Tuttavia, la natura esatta degli attacchi informatici non è stata ancora chiarita del tutto, lasciando molte domande aperte riguardo alle specifiche tecniche delle operazioni.

Queste accuse confermano ancora una volta i legami tra il crimine informatico russo e gli interessi del governo, in un contesto in cui le attività di hacking e le campagne di disinformazione continuano a giocare un ruolo chiave nella strategia di politica estera del Cremlino. L'NCA continua a monitorare queste attività con attenzione, collaborando con altre agenzie internazionali per contrastare la crescente minaccia degli attacchi cyber a livello globale.

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