I criminali informatici professionisti compiono le proprie malefatte per denaro e, dunque, tendono a provare ad accedere direttamente a conti bancari e informazioni sulle carte di credito/debito per derubare gli utenti. Spesse volte, però, i suddetti dati sono reperibili pure per vie traverse, in particolare tramite le piattaforme di social media, andando a perseguitare e molestare direttamente le vittime, e tra gli obiettivi più popolari spiccano i servizi di Meta, dunque Facebook, Instagram e WhatsApp.
Meta: Facebook, Instagram e WhatsApp nel mirino degli hacker
A comunicare lo scenario in questione sono stati gli esperti di NordVPN, con la pubblicazione di uno studio apposito strutturato prendendo in considerazione le ricerche più popolari su Google contenenti il termine “hack”.
Andando più in dettaglio, circa il 70% delle query inviate (1.387.020) include dei riferimenti a uno dei servizi social di casa Meta. Per quel che concerne la distribuzione geografica, i paesi in cui è stato registrato il numero maggiore di richieste sono India, Messico e Brasile.
Al riguardo, riportiamo di seguito in forma tradotta quanto dichiarato da Adrianus Warmenhoven, esperto di sicurezza informatica per NordVPN.
Per quanto innocue possano sembrare queste ricerche, potrebbero finire per violare la privacy di qualcuno. Una persona può assumere il controllo dell’account social del proprio ex, oppure un imprenditore potrebbe danneggiare le operazioni della concorrenza, per non parlare del fatto che molti hacker ricordano di aver avviato la propria “carriera” da quelle stesse ricerche su Google.
Per evitare di andare incontro all’azione di eventuali hacker e per aggirare minacce informatiche di vario tipo è sempre bene installare sui propri dispositivi un software antivirus, come nel caso dell’ottimo Avast Premium Security.