L'attività di aggiornamento di Google non conosce sosta ed in maniera costante i minor update agli algoritmi di Panda e Penguin vanno tenuti d'occhio. Le tecniche usate fino ad oggi cominciano sempre più a diventare pericolose, fornendo sempre meno garanzie sul posizionamento e sempre più rischi riguardo a possibili penalizzazioni.
L'attenzione maggiore va posta sui link scheme: se già in passato Google non apprezzava i network composti da siti satellite che si sostenevano a vicenda, ora la tolleranza è sempre più bassa verso le tecniche virali per creare inbound link innaturali (guest post, article marketing, ecc.) ed ottenere una sorta di network artificiale.
Ecco un sunto dei più significativi approcci da considerare:
- Il guest posting non dovrebbe spingerci ad inserire in maniera ossessiva keyword all'interno del testo, piuttosto limitarsi ad un'anchor text spontano e assai ridotto.
- L'article marketing andrebbe limitato, variato nei contenuti e non sovraottimizzato secondo quanto detto per il guest posting. La sua ripetitività ed uso multiplo può essere in ogni caso pericolosa. Così come il comunicato stampa informa, l'article marketing dovrebbe far conoscere aspetti del nostro business e non aumentare i link in entrata.
- Eliminare via via tutti i link in entrata di scadente qualità: siti amatoriali, directory automatiche e circuiti di scambio link sono classici esempi. Effettuare una scansione di tutti i link e sfruttare eventualmente lo strumento di rimozione link.
- Rendere più naturali o addirittura rimuovere tutte le firme in calce a post e commenti su forum e blog. Anche lì lo scopo dovrebbe essere quello di farci conoscere ed apprezzare, anche tramite visita al nostro sito, non di ottenere PageRank e/o TrustRank.
Sono certamente regole assai restrittive, anche se di difficile individazione ed interpretazione; nel dubbio è sempre meglio rimuovere e utilizzare il nofollow. Come spesso si sente dire l'approccio migliore è sempre quello del buon senso, della naturalezza e dei contenuti vincenti.