Grave attacco hacker a ePRICE: milioni di dati pubblicati online

Un attacco informatico di vasta portata ha colpito ePRICE, noto portale di e-commerce, con conseguenze significative per la sicurezza dei suoi utenti. Il furto di dati, avvenuto nei giorni scorsi, ha portato alla diffusione online di una quantità enorme di informazioni personali, scatenando l’allarme tra i clienti e le autorità competenti.

La violazione è stata segnalata dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che ha confermato la pubblicazione dei dati sottratti su un noto forum del Dark Web. In seguito alla scoperta, ePRICE ha inviato un’email ai propri clienti, informandoli dell’accaduto e fornendo indicazioni sulle misure di sicurezza da adottare. L’azienda ha assicurato di aver attivato immediatamente un team specializzato per indagare sull’accaduto e cercare di limitare i danni.

Dalle prime analisi, il database violato conterrebbe informazioni relative a 6,8 milioni di utenti, includendo nomi, cognomi, indirizzi email, dati sugli ordini effettuati e indirizzi di spedizione. Non è ancora chiaro se siano stati compromessi anche i dettagli di pagamento, ma gli esperti consigliano di monitorare con attenzione i movimenti bancari per individuare eventuali transazioni sospette. I dati rubati sembrano risalire fino al 2008, il che significa che anche vecchi account potrebbero essere stati coinvolti.

Come contattare ePrice

Al momento, l’hacker responsabile della violazione non ha ancora stabilito un prezzo per la vendita dei dati, ma il rischio che possano essere utilizzati per truffe, furti di identità o attacchi phishing è molto alto. Per questo motivo, la principale raccomandazione agli utenti è di modificare immediatamente la propria password su ePRICE e su qualsiasi altro sito in cui abbiano utilizzato le stesse credenziali.

La piattaforma ha comunicato di essere impegnata in un’indagine approfondita per determinare con esattezza l’entità della fuga di dati e adottare tutte le misure necessarie per rafforzare la sicurezza informatica.

Il caso evidenzia ancora una volta la crescente vulnerabilità delle piattaforme online agli attacchi hacker e sottolinea l’importanza di adottare buone pratiche di sicurezza digitale, come l’uso di password uniche e l’attivazione dell’autenticazione a due fattori, per proteggere i propri dati da eventuali minacce.