Google sta apportando un cambiamento significativo alla sua esperienza di ricerca su desktop e mobile, abbandonando lo scorrimento continuo e riportando indietro la classica divisione in pagine. Introdotto nel 2021, lo scorrimento continuo caricava automaticamente nuovi risultati man mano che si scorreva la pagina, eliminando la necessità di cliccare su "Avanti". Questo cambiamento rappresenta una svolta importante nel modo in cui gli utenti interagiscono con i risultati di ricerca.
Secondo Google, l'analisi dei dati ha mostrato che lo scorrimento continuo non ha portato a un aumento significativo della soddisfazione degli utenti. L'azienda ritiene che la divisione in pagine classica consenta di caricare i risultati di ricerca più velocemente e di fornire un'esperienza utente più efficiente.
Per gli utenti su desktop, il pulsante "Avanti" tornerà in fondo alla pagina dei risultati, permettendo di passare manualmente alle pagine successive. Su mobile, verrà introdotto un pulsante "Altri risultati" che consentirà di caricare ulteriori pagine di risultati.
Cambieranno le strategie in ottica SEO
Il ritorno della divisione in pagine potrebbe avere implicazioni significative per i tassi di clic sui risultati di ricerca. I risultati posizionati sulla seconda pagina e oltre potrebbero ricevere meno visibilità, influenzando il traffico verso questi siti.
I proprietari di siti web e i professionisti SEO dovranno adattare le loro strategie di ottimizzazione per i motori di ricerca per tenere conto di questo cambiamento. La necessità di essere tra i primi risultati di ricerca potrebbe diventare ancora più cruciale per garantire visibilità e traffico.
Guardando al futuro, questo cambiamento potrebbe portare a una maggiore enfasi sui riepiloghi generati dall'intelligenza artificiale (AI). Google potrebbe utilizzare le pagine come contenitori per questi riepiloghi, fornendo agli utenti una panoramica sintetica dei risultati prima di approfondire. Inoltre, questo ritorno potrebbe dare a Google un maggiore controllo sul flusso di traffico verso i siti web, rafforzando ulteriormente il suo ruolo di gatekeeper nel mondo digitale.